SANTA MARINELLA –  Una indagine durata quasi un anno, e partita dopo una segnalazione inviata al numero di pubblica utilità 117, ha permesso ai finanzieri del Comando provinciale di Roma e del Gruppo di Civitavecchia di portare alla luce una estesa situazione di lavoro in nero presso uno stabilimento balneare di Santa Marinella. La quasi totalità della forza lavoro, secondo i finanzieri, era infatti impiegata irregolarmente, senza i dovuti contratti di lavoro.

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Nel dettaglio gli accertamenti delle Fiamme gialle avrebbero permesso di appurare che, su un totale di 26 lavoratori, per ben 21 non erano state presentate le previste comunicazioni di instaurazione del rapporto di lavoro al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. In 14 casi, è stato inoltre riscontrato che le maestranze erano somministrate da un’altra società, sprovvista della prevista autorizzazione rilasciata dal Ministero competente.

A conclusione dell’attività ispettiva è stato quindi segnalato all’Ispettorato del Lavoro l’amministratore della società in questione e sono state comminate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di oltre 50mila euro, tra la maxi-sanzione prevista dalla normativa speciale, la corresponsione delle retribuzioni in maniera non tracciabile e l’utilizzo di manodopera fornita da un soggetto non autorizzato.

Il rappresentante legale è stato anche segnalato all’Inps per i contributi previdenziali non versati sui compensi erogati ai dipendenti.

Il controllo dei finanzieri si inquadra nel più ampio dispositivo di contrasto al sommerso da lavoro predisposto dalla Guardia di Finanza di Roma, che mira a salvaguardare contestualmente gli operatori onesti e le fasce più deboli della popolazione, oltre che a tutelare gli interessi dell’Erario.