Il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo, colonnello Carlo Pasquali, analizza un anno di lavoro e fa conoscere ai lettori de La Provincia una curiosità importante: «Il comandante regionale Pomponi ha voluto un calendario 2024 della Guardia di Finanza del Lazio dedicato alle donne colleghe di ogni singola provincia che si sono distinte e che sono state d’impulso. Nel calendario c’è una parte dedicata a Viterbo con l’ispettrice Maria Cristina Priori e la storia di Bianca Maria Hubner, la baronessa che inventò a Viterbo un borgo per le sue operaie nella coltivazione del tabacco nell’azienda dell’Arcione».

Comandante quali sono stati i fronti più importanti del vostro lavoro nel 2023?

«L’azione classica di azione della Guardia di Finanza, quella tributaria, si è spinta sempre di più verso modalità preventive e non solo repressive che, principalmente, sono rivolte contro chi impedisce l’afflusso delle imposte all’erario. Quest’anno sono stati individuati più di 50 evasori totali ed abbiamo criticità sulle accise, soprattutto nell’erogazione dei carburanti in cui le frodi continuano ad esserci e qui stiamo collaborando proficuamente con l’agenzia delle dogane. Scopo principale dell’azione è ridurre il taxi-gap, ossia la differenza tra le tasse teoriche che dovrebbero essere versate e quanto effettivamente viene versato dal contribuente. Il Pnrr si è prefissato anche questo obiettivo per il 2024 con delle azioni e dei progetti per portarlo al 15% dall’attuale 17 % circa. Un aspetto prioritario, oggi, è anche quello previdenziale, che comprende anche quello assistenziale. Se il settore assistenziale è sottoposto alle frodi chiaramente noi andiamo ad intaccare anche il futuro dei giovani. Tra queste un ruolo centrale d’intervento lo hanno avuto le frodi al reddito di cittadinanza: su 126 controlli mirati parliamo di 120 situazioni irregolari. Quindi abbiamo fatto controlli sull’assistenza anche ai crediti d’imposta, sulle sovvenzioni ai ceti più deboli, l’assistenza sanitaria, i contributi regionali e comunali. Siamo arrivati ad un livello di tassazione veramente elevato e dobbiamo controllare ma è altrettanto fondamentale che queste entrate vengano correttamente spese evitando frodi e sperperi nella spesa pubblica».

Come vi siete mossi, invece, per il Piano nazionale di ripresa e resilienza?

«Da 6-7 mesi voglio porre l’attenzione sul fatto che, nei confronti del Pnrr, la nostra azione è anche qui principalmente preventiva. Abbiamo espletato già circa 60 controlli ed una decina si sono rivelati irregolari. Andiamo a verificare che le decisioni che sono state assunte a livello centrale e locale, nei confronti dei vari interventi Pnrr, siano state effettivamente svolte. Che i soldi che sono stati destinati siano impiegati esattamente per l’intervento che la politica ha deciso di fare. Questo non lo facciamo più a livello solo repressivo, andando a controllare alla fine, ma cerchiamo d’intervenire fin dalle prime fasi garantendo un’evoluzione congrua di questo processo. Ed è anche per questo motivo che abbiamo stipulato accordi con i Comuni di Viterbo e di Tarquinia, la Asl di Viterbo ed altre istituzioni per svolgere congiuntamente dei controlli preventivi e far sì che il progetto arrivi senza frodi. Con le altre forze di polizia e con la Prefettura collaboriamo affinché chi interviene nei progetti Pnrr non sia vicino alla criminalità organizzata che si infiltra in situazioni in cui ci sono da spendere dei soldi. I controlli sono già partiti, sono molti e sono preventivi. I soggetti che sono risultati non conformi hanno desistito e le risorse non sono state spese. Se oltre agli elementi amministrativi di irregolarità si rinvengono anche quelli penali, per tentata truffa, si interessa la Procura della Repubblica. La prevenzione sarà un focus per tutto il 2024 ed oltre».