PHOTO
LADISPOLI - Appuntamento domani in piazza Marescotti per firmare la petizione contro Acea Ato2 e le bollette "pazze". La città balneare non ci sta al subentro del nuovo gestore del servizio idrico e soprattutto non ci sta a pagare quasi il doppio, se non di più, rispetto a settembre dello scorso anno, per un servizio, in sostanza, rimasto invariato, se non addirittura con diverse "pecche". A promuovere l'iniziativa di domani, Unione Inquilini di Ladispoli. «Hai ricevuto una bolletta troppo alta? Ti hanno indicato come utenza commerciale e invece doveva essere a uso domestico? Ti impediscono di rateizzare la bolletta perché sei in un condominio? Ti hanno chiesto una nuova caparra senza aver sostituito il contatore? Vi hanno obbligati ad avere un'unica bolletta per tutto il condominio? Questi abusi da parte dell'ente gestore - si legge sulla pagina social dell'associazione - non possono essere accettati, per questo come Unione Inquilini e Associazione difesa consumatori e contribuenti stiamo scrivendo un reclamo all'Arera e siamo disponibili per tutte le consulenze ed eventuali azioni legali di difesa dei cittadini». Ma «questo non basta» proseguono ancora dall'associazione lanciando così la petizione da «inviare al sindaco e al delegato Moretti, perché si prendano la responsabilità di riaprire il dialogo con Acea e si mettano a disposizione delle famiglie in difficoltà». Insomma: i cittadini non si arrendono. Nelle settimane scorse sono stati diversi i casi di fatturazioni errate, alcune anche oltre i 500 euro a fronte dello stesso consumo idrico dell’anno precedente (quando la gestione era della Flavia Servizi). Per non parlare poi dei disagi e delle difficoltà riscontrate in caso di perdite idriche. A via Ancona per settimane l'acqua è continuata a sgorgare da una condotta a ridosso del contatore di un'utenza privata, tempestivamente segnalata ad Acea, ma con i tecnici che sono intervenuti quasi dopo un mese. O come quando mezza città rimase senza acqua a causa di una importante perdita idrica. Disservizio, in quell'occasione, addirittura non segnalato da Acea ai cittadini, e che per giorni provocò la fuoriuscita di acqua marrone dai rubinetti delle abitazioni delle frazioni periferiche di Olmetto e Monteroni. «L'acqua è un bene comunque - concludono da Unione Inquilini - e dobbiamo difenderlo».
Lamentele anche per la sospensione delle “Casette dell’acqua”, un servizio utilissimo soprattutto durante la stagione estiva.
©RIPRODUZIONE RISERVATA