SANTA MARINELLA - La clinica d’avanguardia per la riabilitazione, uno dei project financing messi in vetrina dall’amministrazione comunale, ha trovato un partner, ovvero “promotore” che ha adottato il progetto. Si tratta di una associazione temporanea di imprese che fa capo all’Istituto Prosperio spa di Firenze e della quale fanno parte le Costruzioni generali, la Gilardi spa e la Bimare srl. Compito del promotore è quello di portare il progetto alla fase esecutiva, per poter attivare il bando europeo.  “Lo avevo detto. E’ il momento di passare ai fatti - commenta il sindaco Tidei - E i fatti mi danno ragione visto che questo è, dopo Pirgi Etrusca, un altro progetto che prende concretamente forma. Ed anche in questo caso i contenuti occupazionali sono interessantissimi se si pensa che per ogni paziente gli standard sanitari prevedono un addetto tra personale medico sanitario, amministrativo e dedicato ai servizi generali".  “Un’altra idea fa così un importante passo in più - prosegue - verso la realizzazione concreta, a testimonianza che quello che abbiamo presentato è tuttaltro che il libro dei sogni, ma è invece un elenco di opportunità di investimento che riscuotono crescente e continuo interesse”. “La clinica è , secondo il progetto, un centro di eccellenza dove si pratica la riabilitazione necessaria a seguito di una serie di traumi del midollo spinale o del cervello, una settimana dopo che le condizioni generali si sono stabilizzate” , spiega il presidente del consiglio comunale Renzo Barbazza, neurologo, che ha seguito fin dall’inizio il progetto. In questa fase si valutano anche altre possibilità in relazione alle reali esigenze di assistenza sanitaria ultra specializzata espresse dal territorio. Il personale della clinica sarà composto da impiegati e addetti ai servizi, ma anche di fisioterapisti o terapisti occupazionali e, naturalmente medici, a cominciare dai fisiatri, responsabili dell’applicazione dei protocolli riabilitativi, neurologi, neurofisiologi e ortopedici. I programmi di riabilitazione (60 o 90 giorni a seconda delle patologie) prevedono il soggiorno di almeno un familiare nelle strutture ricettive della zona, con ulteriori ricadute economiche.
"Troveranno in questa clinica - spiega Tidei - le giuste terapie riabilitative coloro che hanno fatto ricorso ad una protesi (anca, ginocchio, caviglia…), ma anche sportivi dopo l’intervento dei legamenti al ginocchio, come coloro che sono stati colpiti da ictus celebrale, morbo di Parkinson e sclerosi multipla o patologie del sistema nervoso periferico post-traumatiche. Nei casi più complessi si tratterà di lesioni celebrali per le quali il paziente si risveglia in stato di coma o lesioni gravi del midollo spinale. La degenza in clinica, organizzata in camere da due persone attrezzate in maniera adeguata, punterà a ripristinare le funzioni prima esistenti ed in particolare quelle che consentono lo svolgimento della vita quotidiana. Per questo il programma di reinserimento inizia con un periodo di “tirocinio” del malato alla nuova vita in appartamenti pre-dimissioni, progettati secondo la moderna scienza della “domotica” che integra elettrodomestici, sistemi di comunicazione e dispositivi elettronici in generale. Una casa “intelligente”, insomma, in grado di venire incontro al disabile. E’ nell’appartamento pre-dimisisoni che si studiano, appunto le esigenze del singolo paziente per poi mettere in atto i dispositivi necessari a casa sua, una volta dimesso".