SANTA MARINELLA – Il sindaco Pietro Tidei ha partecipato ieri mattina, alla presenza dei consiglieri comunali, alle associazioni di volontariato, alle forze di polizia e alle forze armate, alla manifestazione che si è tenuta al Parco della Resistenza, per ricordare il 25 aprile, Festa della Liberazione. Nel discorso introduttivo, il sindaco, ha ricordato la storia e i personaggi che hanno contribuito a liberare l’Italia. “In questo particolare momento storico di guerre che stiamo vivendo – ha detto Tidei - ci impone una maggior consapevolezza nel ritrovarci in questo luogo per ricordare il sacrificio di quegli italiani che hanno resistito alla violenza per la libertà. Per non dimenticare quanto importante sia rendere vivo il ricordo della sofferenza di chi ha lottato per la pace e soprattutto per la democrazia. La lotta partigiana è stata la premessa dolorosa ma indispensabile per la nascita della democrazia e della nostra costituzione che afferma principi universali come il ripudio la guerra come forma di risoluzione delle controversie fra le nazioni, la parità di diritti fra uomini e donne, il diritto al lavoro, la libertà di culto religioso ed è fondamentale, anche se oggi pochi giovani sono presenti, tornare a casa e raccontare ai nostri figli e ai nostri nipoti cosa sia successo il 25 aprile 1945, all’esito della lotta partigiana alla dittatura fascista, perché se fino a pochi anni fa era facile avere un nonno testimone diretto di quegli avvenimenti, ora anche gli ultimi partigiani ci stanno lasciando. Ciò rischia di collocare quei fatti e quei concetti sempre più lontano dal vissuto e dalla quotidianità dei bambini di oggi, parlarne è sufficiente per riportare questa memoria nell'immaginario dei più piccoli, che rappresentano il nostro futuro, come noi tutti lo abbiamo rappresentato negli anni, difendendo i principi democratici fondanti della nostra Carta Costituzionale. Non bisogna dimenticare, non bisogna nemmeno idealizzare. Bisogna semplicemente studiare i fatti, la storia, le testimonianze di chi ha vissuto quelle giornate ed in questo un ruolo fondamentale è svolto dalle Istituzioni, dalla scuola, dalla stampa, dal cinema, dalla televisione, dal mondo oramai irrefrenabile dei social network e con questo mi riferisco alla questione della presunta censura dello scrittore Antonio Scurati che, in un lungo monologo, racconta le stragi più efferate”. “In un anno in cui si celebra anche l’anniversario della morte di Giacomo Matteotti – ha proseguito il sindaco - che ha pagato con la vita l’essersi opposto alle politiche mussoliniane che hanno poi portato all’instaurazione della dittatura, non possiamo non raccogliere e mantenere viva la sua eredità politica e morale che tanto ha significato innanzitutto per la lotta della Resistenza. ecco dunque è necessario prendere coscienza del fatto che questi racconti, che sembrano cosi lontani, in realtà si stanno riproponendo davanti ai nostri occhi con un livello di efferatezza di gran lunga superiore, in considerazione delle potenzialità che negli anni la tecnologia militare e digitale hanno sviluppato. Interi popoli sono dilaniati dalla guerra in nome della libertà di culto, di territorio, di cittadinanza. Ecco dunque, voglio concludere evidenziando che, anche se in molti sottolineano che il 25 aprile deve diventare l’occasione per mettere al centro i temi più svariati, per quanto fondamentali, come la pace, la violenza di genere, l’ambiente, la sicurezza sul lavoro, l’immigrazione, oggi, prioritariamente, ci troviamo di nuovo costretti a fare enormi passi indietro, a riconoscere la centralità del tema della libertà e della democrazia, messe a repentaglio dai governi stessi, almeno per quello che stiamo assistendo quotidianamente”.