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CERVETERI – Stavolta si è temuto il peggio. L’ennesimo incendio scoppiato nella periferia etrusca ha suscitato allarme tra la popolazione. L’inferno mercoledì sul tardo pomeriggio quando le fiamme hanno raggiunto pure le abitazioni e un maneggio. Sono stati evacuati anche gli animali, oltre ai residenti. Il fuoco però ha colpito l’abitazione del custode. «Hanno dovuto portare via tutti i cavalli e la casetta dove abitano i proprietari è bruciata», è il racconto di Loredana. Hanno lavorato duramente i vigili del fuoco di Cerenova e Bracciano, la protezione civile di ben tre località (Cerveteri, Ladispoli e Manziana) e si è reso necessario l’arrivo di elicotteri e canadair per riportare la situazione alla normalità. Da quantificare ancora i danni. Inceneriti ettari di vegetazioni, campi agricoli, alberi, recinzioni, depositi, segnali stradali e anche un’intera linea di telefonia a San Martino. Sfiorato un traliccio impianto radio televisivo. Ne ha risentito in modo pesante la circolazione stradale perché è stata chiusa al traffico via Doganale, la principale arteria che collega Cerveteri e l’Aurelia alle località etrusche Valcanneto, San Martino, Ceri e I Terzi. Ad operare in sinergia anche carabinieri e agenti della polizia locale. Due giorni prima sempre in via Doganale un incendio aveva impegnato tre equipaggi del gruppo comunale della protezione civile più un’autobotte da 10mila litri a supporto, i colleghi di Ladispoli e Manziana, oltre ad un elicottero dell’Esercito italiano. In una settimana hanno preso fuoco via Da Praga, via del Lavatore, via dei Montarozzi, la frazione Sasso e Ceri. Troppi casi per non pensare ai piromani.
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