TARQUINIA - Scontro politico tra il sindaco Pietro Mencarini e il consigliere di minoranza Renato Bacciardi sul caso San Giorgio.

Il consigliere d’opposizione tenta di gettare tutte le responsabilità sull’amministrazione Mencarini appena insediatasi ma il primo cittadino etrusco rispedisce tutto al mittente dopo un incontro pacifico con una delegazione recatasi ieri mattina in Comune.

«Smentisco categoricamente ciò che qualcuno ha osato insinuare, ovvero che i residenti di San Giorgio siano considerati cittadini di serie B - tuona Mencarini - La questione ci sta a cuore sin dal primo giorno del nostro insediamento e, gli incontri avvenuti in questi mesi, ne sono la testimonianza, anche se a volte i dialoghi sono stati accesi ed animati; d’altronde la dialettica ed il confronto sono alla base della vita politica e amministrativa».

«Basta strumentalizzare i residenti che, oggi più che mai, hanno necessità di risposte serie e concrete; - aggiunge il sindaco Pietro Mencarini - , risposte che

di certo non sono arrivate, nonostante mille proclami, nel corso degli anni».

«Ho ascoltato, con piacere e senso istituzionale la delegazione di questa mattina, - commenta il Sindaco - la quale ha affermato di non voler essere oggetto di strumentalizzazioni e demagogia da parte di terze persone. Questo mi fa veramente piacere e dimostra che i cittadini di San Giorgio vogliono lavorare in sinergia con la nostra amministrazione. L’appello che, come Sindaco, intendo rivolgere ai presidenti dei Consorzi e ai cittadini residenti è quello di deporre una volta per tutte l’ascia di guerra e trovare insieme le strategie migliori per lavorare nel solo interesse della zona, che può e deve essere uno dei fiori all’occhiello della città di Tarquinia».

«Abbiamo ribadito l’iter procedurale - rimarca Mencarini - che consiste nell’individualizzazione di uno staff tecnico a supporto dell’amministrazione per redigere un piano per il comprensorio di San Giorgio. Necessario il lavoro e la memoria storica degli uffici comunali». «Sono e siamo soddisfatti - conclude - del confronto conseguito in questa mattinata di lavoro e crediamo di aver chiarito tante nebbie che si erano create nelle precedenti delegazioni, grazie a finte illusioni mosse da qualche “non rassegnato” della politica».