SANTA MARINELLA – Dura requisitoria del sindaco Tidei, nei confronti della dirigente del Sindacato Italiano Balneari Rosetta Righetto, che qualche giorno fa aveva criticato fortemente la decisione dell’attuale maggioranza di approvare in consiglio comunale il Piano Urbano degli Arenili.

La cosa non è passata inosservata e ieri il primo cittadino ha risposto alla leader dei balneari, accusata di avere “la memoria corta”. “L’ira della presidentedel Sib – sembra nascondere tanta rabbia. Il suo tentativo di condizionare la politica è fallito, quando il nome del marito è risultato tra i “trombati” alle ultime elezioni comunali. Rosetta Righetto è titolare della concessione dello stabilimento balneare Il Marinaio a Santa Severa, che è stato trasformato in stabilimento (ombrelloni fissi anziché amovibili), vincendo una causa al Tar proprio grazie a quanto previsto nel Pua. Ma Rosetta è smemorata o fa finta di non ricordare. Ora è arrabbiatissima, perché nel nuovo Pua, avrebbe voluto allargare la concessione del suo stabilimento balneare del venti per cento, con il consenso del Comune, come ai tempi del Covid. Venti per cento in più di spiaggia, significa venti per cento in più di incassi, ma anche il venti per cento in meno di spiaggia libera. Perché nascondere i propri interessi facendoli passare per quelli della categoria? Perché sottolineare che i balneari sono divisi in due sigle sindacali Fib e Federbalneari, vedendo in questa divisione il fallimento di qualsiasi forma di partecipazione alla stesura del Pua? In realtà, Rosetta Righetto, già gode dei vantaggi che l’amministrazione Tidei ha concesso a tutta la categoria, rinnovando “a gara” le concessioni fino al 2033 già dallo scorso anno, ma su questo aspetto Rosetta appare carente non tanto di riconoscenza, ma proprio di informazione. Una mossa per aggirare la direttiva Bolkestein sulla libera concorrenza che solo oggi, ad un anno di distanza, molti altri Comuni hanno iniziato a copiare”. “Nei prossimi dieci anni – conclude il sindaco - Rosetta potrebbe migliorare i servizi del suo stabilimento investendo parte di quanto ha guadagnato e non dovrebbe essere difficile considerando il prezzo di un abbonamento e il caro-ombrellone riscontrato nell’ultima stagione. Naturalmente lo stesso discorso vale per tutta la categoria che, invece, è rimasta del tutto refrattaria alla possibilità di investire, non solo per Rosetta. Che rivendicando un seguito che non riesce ad avere, bara sulle intenzioni e mette il broncio”.

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