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Rosa virtutis domenica sera ha incantato Santa Barbara per il decimo trasporto del quartiere. La minimacchina ideata da Michele Telari con Giada Menichini, domenica alla prima uscita, ha conquistato tutti. Si tratta della versione ridotta di Rosa virtuosa, quarta classificata al concorso di idee del Comune. Alta 11 metri, del peso di 5,71 quintali, ha conquistato subito il pubblico. Gli angeli sopra la base rappresentano la vittoria contro Federico II, quelli più in alto inginocchiati con braccia conserte, invece, simboleggiano la fede dei viterbesi per Santa Rosa la cui immagine è ripresa liberamente da quella di Porta Romana. La struttura centrale portante è fatta a 4 colonne come quelle interne di San Sisto da cui parte. Il mantello bianco, illuminato anche da lumini a fiamma viva, ha creato suggestivi giochi di luci e ombre. Oltre alla minimacchina, i protagonisti sono stati gli 81 minifacchini che, guidati dal capofacchino Diego Terzoli, hanno effettuato un trasporto perfetto.
In avvio, un appello di don Claudio alla pace mentre la sindaca Frontini ha incoraggiato i minicavalieri: «È il momento di tirare fuori i valori che ispira santa Rosa: umiltà, tenacia, identità e radici. Siete l’orgoglio di Viterbo, siete il futuro di una tradizione secolare che prosegue di generazione e generazione».