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Finestre chiuse nel raggio di un chilometro e strade d’accesso bloccate. Il Comune di Viterbo ha invitato i cittadini a non andare nelle zone interessate dalle operazioni di spegnimento dell’incendio che questa mattina ha interessato un padiglione della facoltà di Agraria.
Nello stesso tempo, in attesa di predisporre la relativa ordinanza, ha reso note una serie di misure di precauzionali per i cittadini, i pubblici esercizi e le attività agro-zootecniche volte alla tutela della salute pubblica, animale e ambientale.
Tali misure – specifica Palazzo dei Priori – da adottare nel raggio di un chilometro dal punto dell'incendio, resteranno in vigore fino all’esito dei referti analitici ambientali e alimentari da parte delle autorità sanitarie competenti, e comunque fino a nuova disposizione ufficiale.
Misure rivolte alla popolazione generale:
Tenere chiuse porte e finestre fino a cessato allarme.
Evitare la permanenza prolungata all’aperto, in particolare per bambini, anziani e soggetti con patologie respiratorie.
Spegnere i condizionatori e gli impianti di ventilazione che prelevano aria dall’esterno, o impostarli in modalità di ricircolo interno ove tecnicamente possibile.
Misure per pubblici esercizi e attività commerciali:
Mantenere chiusi gli accessi esterni (porte, finestre, prese d’aria).
Disattivare impianti di condizionamento e ventilazione che non dispongano di sistemi di filtrazione adeguati o che immettano aria esterna nei locali.
Sospendere l’utilizzo di frutta, verdura, grano e cereali provenienti da colture esposte all’aperto nelle ultime ore.
Vietare la raccolta di grano e cereali nel raggio di 1 km dal punto dell’incendio.
Garantire una corretta conservazione degli alimenti, evitando contaminazioni da fumo, polveri o ricadute atmosferiche.
Indicazioni per attività agro-zootecniche e famiglie con animali:
Proteggere i mangimi da esposizione diretta all’aria esterna (copertura e stoccaggio in luoghi chiusi).
Evitare l’uso di foraggi o alimenti contaminati da fumo o particolato.
Garantire l’utilizzo di acqua non contaminata per l’abbeveraggio degli animali da allevamento e domestici, evitando fonti esposte.
Limitare l’esposizione degli animali all’aperto, soprattutto nelle aree prossime al luogo dell’incendio.