TARQUINIA – "La sentenza è una grande vittoria per la lotta alla crisi climatica, l’indipendenza energetica del Paese e l’abbassamento delle bollette che gravano sui bilanci di famiglie e aziende".

È questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, alla sentenza del Tar del Lazio al ricorso presentato da Anev, che smonta una parte importante del decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sulle aree idonee per lo sviluppo delle rinnovabili.

La sentenza annulla i commi 2 e 3 dell’articolo 7 del Dm aree idonee che garantivano una ampia e incomprensibile discrezionalità alle Regioni.

"Il Mase – continua Ciafani – proceda velocemente a riscrivere il decreto ministeriale, le Regioni sotterrino per sempre quell’ascia di guerra contro le fonti pulite, in primis fotovoltaico ed eolico, che non abbiamo mai visto usare purtroppo contro i veri scempi che hanno devastato, in alcuni casi in modo permanente, il paesaggio del Belpaese".

"La Regione Lazio si adegui alla sentenza del Tar Lazio come devono fare tutte, - dichiara il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi - garantendo uno sviluppo veloce e ordinato degli impianti a fonti rinnovabili, a partire dai campi fotovoltaici e dai parchi eolici, off-shore e a terra. La pianificazione territoriale ora, deve superare velocemente ogni blocco, pregiudizio o moratoria messa in atto contro le rinnovabili, aprendo così la stagione di una veloce transizione energetica della nostra regione".

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