S. MARINELLA – Il comitato locale di Pro Vita e Famiglia, attacca la delegata alle Pari opportunità Maura Chegia. Secondo i componenti del comitato per la consigliera “la libertà di pensiero ed espressione è ormai un lontano ricordo, per l’ennesima volta una nostra campagna di affissioni sull'indottrinamento gender dei bambini nelle scuole, è stata sottoposta ad una azione diffamatoria”. “È grave e preoccupante – dicono da Pro Vita - che i nostri manifesti siano stati fatti oggetto di dichiarazioni false su un post apparso su facebook, circa una loro presunta illegalità. A suo dire, con il contributo di altre cittadine, la natura del messaggio veicolato dai nostri cartelloni, violerebbe una norma inserita nel codice della strada nel 2020. Tuttavia, tale norma è attualmente del tutto inapplicabile, poiché mancano i decreti attuativi ministeriali previsti dalla stessa e mai emanati. Pertanto, tali disposizioni non sono invocabili nemmeno in astratto per censurare il messaggio di Pro Vita e Famiglia. Inoltre non vi è nulla nel messaggio della nostra campagna che possa rappresentare un contenuto violento, sessista, lesivo delle libertà o discriminatorio. Affermare oggi che la libertà educativa dei genitori deve essere rispettata è diventato un messaggio da censurare”.