SANTA MARINELLA – Chiusa l'indagine per  presunti maltrattamenti di anziani nella rsa Santa Marinella. Il gip di Civitavecchia Paola Petti ha fissato per il 30 giugno l'udienza preliminare nell’ambito dell’Operazione Grandfather, dopo che il pubblico ministero Federica Materazzo ha chiesto il rinvio a giudizio per Roxana Pilar Rosa Carrion, Giorgio Coccia e Alessandro Pisu.

L’inchiesta era partita ad ottobre 2018 quando una coppia di coniugi decise di denunciare ai carabinieri  di Civitavecchia presunti maltrattamenti subiti dall’anziano padre. I carabinieri di Santa Marinella, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Civitavecchia, riuscirono a posizionare videocamere e microspie nella struttura. Il magistrato della Procura di Civitavecchia, Federica Materazzo, che ha coordinato le indagini, notificò 17 avvisi di garanzia nei confronti di  operatori socio sanitari ed infermieri. Il 28 febbraio il pm aveva poi chiesto al gip il processo solamente per tre di loro.

Secondo l'accusa, gli anziani ospiti della struttura sarebbero stati  lasciati in stato di abbandono per diverse ore all’interno della sala ricreazione e delle camere di degenza, anche con i pannoloni sporchi; sarebbero stati, inoltre, alimentati con l’uso di siringhe contenenti cibo frullato spinto con violenza nella loro bocca quasi fino a farli soffocare; sarebbero stati somministrati loro anche benzodiazepine e antipsicotici al di fuori delle prescrizioni mediche. Ma non solo. Gli anziani ospiti sarebbero stati legati ai letti immobilizzati con le lenzuola; umiliati con frasi offensive e derisorie e, in taluni casi, percossi e costretti a condizioni di vita penose.

Presunzione di innocenza: Per indagato si intende una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. La presunzione di innocenza si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana, secondo il quale una persona “Non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.  La direttiva europea n 343 del 2016, recepita con la legge delega n 53 del 2021 stabilisce che "nessun indagato possa essere considerato come colpevole prima che nei suoi confronti venga emessa una sentenza di condanna".