FIUMICINO - «In questi giorni, torna di attualità la questione del Porto Turistico di Fiumicino: l’asta era stata aggiudicata da ormai più di un anno (17 ottobre 2021) e da allora, poco o nulla è trapelato. Nel frattempo, in questo “alone di mistero” è stata emanata una Ordinanza dalla Locale Capitaneria di Porto che autorizza ad effettuare operazioni di ricognizione e di sondaggio ambientale su circa 108 stazioni, all’interno dello specchio acqueo fronte Isola Sacra (specificatamente all’interno del bacino del porto turistico attualmente in disuso)». Così, in un comunicato stampa, Orazio Azzolini, presidente del circolo Energie Per Fiumicino.

«Questo ci fa pensare ad un imminente inizio dei lavori in questione, – prosegue Azzolini – troppo spesso rinviati. Come già esposto in precedenti comunicati, siamo favorevoli alla realizzazione di una infrastruttura che porterà lavoro sul territorio, rendendo Fiumicino non più dipendente in maggior parte dall’Aeroporto. E siamo favorevoli allo sviluppo di un quadrante che è stato nel tempo sempre abbandonato a se stesso.Vorremmo, inoltre, iniziare anche a dissipare qualche dubbio, non tutti sanno che, ormai da qualche anno, le navi di nuova generazione che attraccano nei porti, oltre ad essere strettamente attenzionate dalle locali autorità marittime (ed a Fiumicino ne abbiamo un’eccellenza), le stesse vengono alimentate durante lo stazionamento in banchina da impianti di medi tensione, evitando di tenere, in questo modo, accesi i motori delle imbarcazioni e di generare emissioni in atmosfera e rumori. Tale sistema di elettrificazione è abbastanza complesso, ma allo stesso tempo di grande importanza per l’impatto che una grande infrastruttura come il porto potrà avere sul al territorio di Fiumicino. I lavori per la sua realizzazione sono già iniziati, si lavora ‘sottotraccia’ per portare l’alta tensione necessaria alla zona interessata. Inoltre, a differenza di altre realtà, Fiumicino avrà la banchina elettrica a carico dell’investitore e non come tutti gli altri porti Italiani dove attendono che le Autorità Portuali la realizzino a spese dello Stato.

«Finalmente – conclude Azzolini – si vede la luce in fondo al tunnel per questo importantissimo investimento, grazie anche ai lavori che sta eseguendo la “Terna Group”».