LADISPOLI- Preso il boss affiliato alla camorra. È stato arrestato nella tarda serata di ieri, vicino Roma, in zona Tor  San Lorenzo nel comune di Ardea.  Si tratta di un latitante pluripregiudicato affiliato al clan camorristico dei Mazzarella e con un passato affiliato al clan Giuliano. L’uomo, un napoletano di 41 anni soprannominato ‘’Pierino’’ e latitante dal gennaio 2010, deve scontare una pena di 22 anni per omicidio. È infatti ritenuto l'autore dell'omicidio di Antonio Mosca, avvenuto a Napoli nell'aprile del 1997:  la vittima fu uccisa in un garage di Poggioreale. I poliziotti, dopo un'intensa attività di indagine condotta con gli investigatori del Servizio centrale operativo e del commissariato di Civitavecchia, sono riusciti a rintracciare il nascondiglio del latitante che circuitava tra  Ladispoli, Ardea e la capitale. L’operazione è stata infatti condotta dagli uomini del Commissariato di Civitavecchia, diretto dal dottor Giovanni Lucchesi, con il supporto della Squadra mobile della questura di Roma, diretta da Vittorio Rizzi. Il latitante è stato prelevato all'interno di una villetta di Ardea dove si nascondeva da tempo. Dopo aver capito di essere braccato dagli agenti, P.M., alias ‘’Perino’’, ha tentato di disfarsi di una pistola semi-automatica con matricola abrasa gettandola all'interno del giardino antistante la sua abitazione. Al momento dell'irruzione nel covo, l'uomo stava per scappare. Durante la perquisizione, gli investigatori hanno trovato all'interno del borsello dell’uomo circa ventimila euro e alcune dosi di droga. Il quarantunenne aveva anche carta d'identità e patente falsi e si era trasferito nei pressi della capitale da alcuni anni, proseguendo nella città i suoi affari illeciti, legati soprattutto al traffico di droga. L'arma sequestrata sarà adesso affidata ai tecnici della scientifica per gli esami balistici che accerteranno l'eventuale coinvolgimento dell'arma in episodi delittuosi.