Il comitato “Non ce la beviamo” saluta con grande soddisfazione la nascita del coordinamento degli Amministratori in blu, ufficializzata sabato scorso nel corso di una conferenza stampa presso la sede provinciale dell'Arci di Viterbo. «Il fronte che si riconosce nella difesa dell'acqua pubblica esce notevolmente rafforzato dalla creazione di questo nuovo movimento di sindaci e amministratori della provincia, che si impegnano per il mantenimento della proprietà pubblica di Talete e per la sua trasformazione da Spa di diritto privato in azienda speciale di diritto pubblico», si legge nella nota del comitato.


Già nel corso dell'assemblea pubblica organizzata da “Non ce la beviamo” il 19 novembre 2022, nella sala del consiglio comunale di Viterbo, «aveva cominciato a farsi strada l'idea di un movimento di amministratori che si coordinassero fra loro - prosegue la nota - per proporre un'alternativa all'ingresso di soci privati nella proprietà di Talete. In poche settimane il progetto è riuscito a trasformarsi in realtà e ci sono tutti i presupposti perché il movimento degli amministratori in blu si arricchisca di nuove presenze, a partire dalla sindaca Frontini, di cui conosciamo la posizione critica sulla cessione a privati delle quote di proprietà della Talete in mano ai comuni. Senza dubbio - aggiungono - da sabato il nostro Comitato è meno solo e trova un prezioso compagno di strada a livello istituzionale - perché i Sindaci e gli amministratori eletti dai cittadini sono le istituzioni più vicine al territorio - con cui fare battaglie comuni in nome della volontà popolare espressa dal referendum sull'acqua pubblica del 2011».


Nella conferenza stampa il coordinamento degli amministratori in blu, in particolare, ha anticipato che chiederà conto ai candidati alle prossime elezioni regionali della loro posizione sulla discriminante dell'acqua pubblica e sulla base di quella chiederà di orientare il voto dei cittadini. «Anche per noi del Comitato - dicono - non a livello partitico, cosa che non ci riguarda, ma a livello politico, sarà dirimente giudicare i programmi delle liste in primo luogo sul “no” alla privatizzazione dell'acqua e in secondo luogo sul “sì” all'attuazione della legge regionale 5 del 2014 sui bacini idrografici, vergognosamente lasciata nei cassetti per tutti questi anni».


«Tanti auguri dunque di buon lavoro al movimento degli amministratori in blu - conclude la nota - in attesa di sventolare insieme il fazzoletto blu dell'acqua pubblica nelle nostre prossime battaglie comuni».