PHOTO
CIVITAVECCHIA – Commercianti del Pirgo sul piede di guerra. Nei giorni scorsi, dopo una serie di controlli sull'occupazione di suolo pubblico, due locali sono stati sanzionati e costretti a chiudere per cinque giorni consecutivi a seguito di una precedente sanzione.
Controlli arrivati dopo un periodo di irrigidimento delle regole, stando a quanto raccontano i commercianti. Gli esercenti lamentano una stagione compromessa dalla nuova ordinanza che vieta ogni intrattenimento musicale e parlano di «controlli a raffica» che hanno impedito di vivere la stagione con serenità.
Quello legato alla movida è un problema che si trascina ormai da anni ma senza trovare una soluzione concreta perché se da un lato i residenti si lamentano di musica a tutto volume, malamovida, schiamazzi e a volte anche risse, dall’altra i commercianti si vedono quasi costretti ad affrontare problematiche quotidiane in prima persona, come ad esempio quello della sicurezza. I litigi sono frequenti al punto che alcuni locali sono stati costretti a mettere addetti alla sicurezza.
«Quello che chiediamo – spiegano - al Comune è un confronto stabile per trovare soluzioni strutturali: un’area dedicata alla movida, controllata e sicura, per evitare che i giovani cerchino altrove divertimento con maggiori rischi». Parole che arrivano dopo un’estate particolarmente “moscia” a detta dei commercianti. «Tra limitazioni e controlli a raffica - continuano - è stato impossibile lavorare serenamente. Si era parlato anche di trasferire la movida in altri punti della città, ben venga ma si faccia qualcosa. Questa situazione non è più sostenibile. Per noi e per i nostri lavoratori».
x\Insomma i commercianti chiedono che si possa trovare una linea di comunicazione per trovare soluzioni condivise che possano soddisfare cittadini, esercenti e consumatori. Intanto a lanciare un segnale sarà il Pyrgo che, per solidarietà ai colleghi, resterà chiuso nella fascia serale: nessuna chiusura imposta ma un atto di vicinanza «agli altri commercianti - spiegano dal locale - in un’estate tra le più difficili degli ultimi anni, al punto che tanti hanno abbandonato le licenze».
©RIPRODUZIONE RISERVATA



