LADISPOLI – Pescavano in orari vietati sulla spiaggia alla ricerca di orate e spigole. Nonostante i cartelli e gli ammonimenti delle autorità marittime, tre pescatori, in tre punti diversi della costa, si erano posizionati con la canna da pesca, ami e lenze ma è arrivata la Capitaneria di porto di Ladispoli-San Nicola che li ha colti in flagranza e sanzionati. Oltre 15 chili complessivamente di pescato è stato posto sotto sequestro e donato alla Caritas diocesana dopo le verifiche di rito dell’Asl di Rm 4 che ha appurato l’ottimo stato di salute del cibo. È vietata l’attività amatoriale durante la fascia giornaliera dalle 9 alle 19. Un’ordinanza firmata dal comune di Ladispoli anticipa l’orario addirittura alle 8. Tutti i pescatori sportivi erano stati schedati dalla Guardia costiera coordinata dal comandante, Cristian Vitale, e alcuni già diffidati tra cui un giovane 20enne ladispolano sorpreso ancora una volta sugli scogli del lungomare di via Regina Elena. La multa è piuttosto salata e si aggira sui mille euro. È inoltre proibito pescare fino a 250 metri dalla costa e anche l’attrezzatura può essere sequestrata come avvenuto del resto nel caso dei tre pescatori colti in flagranza. I cittadini si erano lamentati alcune settimane fa per la presenza di esche lasciate in modo pericoloso sulla battigia. Un potenziale pericolo soprattutto per i bambini.

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