LADISPOLI – Lo hanno accusato di aver copiato il brand di un concorrente. E gli avvocati della società rivale, oltre a trascinarlo in tribunale con una pesante denuncia, avevano chiesto preventimante il sequestro dei banconi, delle bottigliere, degli allestimenti e dei mezzi pubblicitari contestandogli la concorrenza sleale. È la fine di un incubo però per il titolare ladispolano della “Pour Events”, società di organizzazione eventi open bar che opera nella Capitale e in tutta Italia, visto che il giudice del tribunale ordinario di Roma, Alfredo Landi, ha rigettato le richieste della società rivale. Quest’ultima pretendeva persino il ritiro dal mercato nazionale dei prodotti, oltre alla rimozione delle fotografie dal suo sito web, dalle sue pagine social e dalle pagine di eventi. Non solo, tra le richiesta al giudice anche la pubblicazione dell’eventuale provvedimento su giornali di tirature nazionale come Repubblica, Corriere della Sera e Il Sole 24 ore. «Fortunatamente – spiega il responsabile della Pour Events – il tribunale mi ha dato ragione perché la mia attività è lecita e soprattutto non ho mai copiato nessuno. Non auguro mai nessuno di finire davanti ai giudici perché degli imprenditori rivali si accaniscono contro la tua società». Il lieto fine poi del tribunale: «Non è avvenuta una appropriazione di pregi dei prodotti della parte ricorrente».

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