Sono state revocate le misure cautelari ancora in corso a carico di cinque dei sei operatori sociosanitari della casa di riposo Villa Daniela di Latera convolti nell’inchiesta per maltrattamenti pluriaggravati in concorso. Uno di loro è accusato anche di violenza sessuale ai danni di un’anziana ospite. Dei sei indagati, 3 sono stati sospesi dalla professione e tre arrestati lo scorso 21 gennaio.

Questi ultimi, agli arresti domiciliari, sono stati rimessi in libertà dopo quasi sette mesi di custodia cautelare. 

Sono state così accolte, dal gip Jacopo Rocchi, le istanze presentate dalle difese in seguito alla chiusura delle indagini da parte del pm Flavio Serracchiani con il decreto di giudizio immediato. Gli imputati hanno optato per riti alternativi, che porteranno a un processo a porte chiuse e a possibili sconti di pena, per i riti alternativi chiesti dalle difese.

Le indagini sono partite a primavera dell’anno scorso dalla denuncia di tre operatrici e sono andate avanti per tutta l’estate, culminate a gennaio con le misure cautelari.

Ventuno le parti offese, 4 uomini e 17 donne, sette dei quali nel frattempo deceduti, tra cui l’85enne toscana che sarebbe stata violentata e anziani imbottiti di sonniferi lasciati senza cibo e legati al letto sotto gli occhi delle telecamere piazzate di nascosto nella struttura dai carabinieri travestiti da operai.