Erano ospitati in una struttura d’accoglienza senza averne diritto. Per la guardia di finanza, infatti, avrebbero avuto redditi a sufficienza.

È quanto emerso da una serie di accertamenti reddituali eseguiti dai finanzieri del Comando provinciale di Viterbo, su richiesta della Prefettura.

I controlli hanno riguardato extracomunitari, ospiti in un centro di accoglienza della provincia, richiedenti protezione internazionale per verificare la sussistenza della condizione di indigenza.

In particolare, i finanzieri della Compagnia di Tarquinia, all’esito degli accertamenti, hanno individuato ben 19 extracomunitari su 40 ospitati presso la struttura dell’ex convento di Valentano, risultati possessori, per il 2024, di sufficienti mezzi economici tali da perdere il diritto alla misura di accoglienza. Nello specifico, dall’esame della documentazione acquisita, dalla ricostruzione dei salari netti percepiti nonché dai sopralluoghi e interventi effettuati sul luogo di lavoro, è emerso che gli extracomunitari hanno prestato la propria attività lavorativa a favore di numerosi imprenditori della Tuscia, prevalentemente impiegati nei campi per la raccolta delle olive e dei vari frutti di stagione. Quattro degli ospiti, inoltre, sono risultati assunti in nero e, pertanto, i militari della Compagnia di Tarquinia hanno proceduto alla contestazione della maxi sanzione di euro 13.650 a carico dei datori di lavoro.

All’esito delle attività, i soggetti extracomunitari sono stati segnalati alla Prefettura di Viterbo per la revoca delle misure di accoglienza e il recupero delle somme dal mese di superamento della soglia d’indigenza.