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TARQUINIA – “Il fatto che la Asl abbia risposto tempestivamente alle problematiche, riattivando gli ambulatori di medicina generale dell’ospedale di Tarquinia, è senz’altro un’ottima notizia”. Lo afferma il circolo di Fratelli d’Italia Tarquinia.
“Anche noi, come alcuni cittadini tarquiniesi, avevamo avuto notizia della chiusura degli ambulatori nei primi giorni di questa settimana. – sottolineano da Fdi- Tuttavia, l’azienda sanitaria ci ha comunicato che la sospensione temporanea delle attività di medicina generale è dipesa da una problematica straordinaria e non prevedibile. Grazie agli sforzi della direzione sanitaria dell’Asl e soprattutto a quella dell’ospedale, che ringraziamo per la prontezza, è stata trovata una soluzione per riaprire gli ambulatori e far tornare nuovamente i servizi a disposizione della comunità”.
“Sicuramente l’ospedale di Tarquinia fa i conti con delle problematiche strutturali e gestionali da ovviare - aggiunge la consigliera regionale Valentina Paterna, coordinatrice del circolo - ma esistono anche quelle straordinarie, come capita in tutti gli enti e in tutti i posti di lavoro. Siamo consci di questa situazione e insieme al presidente Rocca, agli assessori, al consiglio e agli uffici stiamo predisponendo degli interventi mirati per invertire con decisione questa rotta, causata da anni di malagestio. A tal proposito, voglio ricordare che, tramite l’autorizzazione rilasciata dalla Regione, è stato indetto un concorso per l’assunzione di 6 posti di medicina interna per potenziare il personale in forze alle unità di Medicina generale di Tarquinia, Civita Castellana e Belcolle. Mi preme infine complimentarmi con la direttrice sanitaria dell’ospedale, Bernadette Macchione, per il buon lavoro svolto finora e per la costruttiva collaborazione instaurata sin dal suo insediamento”.
“Siamo felici - conclude l’assessore alla Sanità del Comune di Tarquinia, Alberto Riglietti - che la Asl abbia risolto in tempi brevi la situazione, in modo da evitare che i tarquiniesi possano cadere vittime di sterili e dannosi allarmismi, i quali non fanno altro che minare la fiducia nei confronti delle strutture sanitarie e delle istituzioni”.
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