CIVITAVECCHIA - Si serviva di una falsa identità per nascondere i suoi ’guaì giudiziari e potersi far affidare lavori pubblici dai funzionari ’complicì ai quali in cambio elargiva favori e mazzette. È finito in carcere, insieme con altre 3 persone, l’imprenditore Franco De Angelis, già arrestato nel 2015 quando era amministratore delegato della società dell’Interporto di
Civitavecchia: era lui il ’il dominus’ del giro di corruzione e tangenti che ha portato a 20 misure cautelari eseguite dalla GdF di Roma, tra cui 14 arresti. De Angelis, nato nel 1955, per aggiudicarsi le gare risultate truccate, si serviva di una doppia identità grazie a un documento in cui come data di nascita era indicato il 1951, «inducendo in errore i funzionari che dovevano effettuare i controlli al casellario giudiziario e ai carichi pendenti - come si legge nell’ordinanza del gip Anna Maria Gavoni - eludendo l’accertamento delle condanne». (fonte ADNkronos)
Operazione ''Aler Ego'': De Angelis ancora nei guai
21 novembre, 2019 • 17:07