CERVETERI – Le polemiche per le infiltrazioni d’acqua nei cimiteri etruschi, ma anche la risposta della giunta comunale che annuncia un contributo economico per risolvere alcune criticità. Ne parla l’assessore ai Lavori pubblici dopo le proteste dei cittadini. «Segnalazioni legittime – afferma Matteo Luchetti – è una tematica molto sentita dalla popolazione. La novità è che siamo riusciti a stanziare dei fondi per avviare i lavori di manutenzione e ristrutturazione dei cimiteri del territorio investendo circa 170mula euro. A Ceri e Sasso ci sono situazioni non più procrastinabili, è inaccettabile che nei loculi penetri acqua piovana. Sarà necessario anche un lavoro di consolidamento delle sepolture a terra. Cercheremo di garantire quanto prima un ritorno al decoro dei camposanti del nostro territorio». La bufera era esplosa sabato 15 aprile quando durante un violento acquazzone i residenti avevano segnalato le infiltrazioni d’acqua nei loculi del camposanto di Ceri. Non che il Sasso goda di ottima salute da questo punti di vista, come denunciato sempre dagli abitanti.

SOS LOCULI La media annuale di decessi negli ultimi 6 anni è di circa 350 persone all’anno. «Realizzando poco più di 300 loculi –aveva detto il mese scorso l’assessore cerveterano - saremmo a posto per un anno. Comunque stiamo lavorando e per l’allargamento del cimitero del Sasso, forse si riuscirà a partire anche nel corso di questa annualità. Ripeto però che l’unica soluzione definitiva è la quinta struttura cimiteriale. Magari sarà un piano ad evidenza pubblica e non con project financing come in passato». L’amministrazione comunale vorrebbe puntare su un nuovo bando per il quinto cimitero, progetto che però anni fa era saltato per un vizio di forma nella gara legata ad un project financing. Per un periodo le salme dei cerveterani vennero mandate in prestito nel camposanto di Ladispoli. E, come confermato dal sindaco ladispolano Alessandro Grando, per questo servizio Cerveteri non ha ancora saldato il conto. Nel frattempo che possa essere avviato un nuovo iter, il consigliere comunale Gianluca Paolacci ha proposto la costruzione di un forno crematorio per i cari estinti. «Attualmente non vedo altra soluzione considerata la carenza di terreni di proprietà comunali sui quali poter realizzare nuovi spazi cimiteriali», è il suo intervento.

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