CERVETERI - Sebbene i turisti ci siano, potrebbero essere molti di più con l'attivazione di determinati servizi. Riflettori puntati sulla Necropoli della Banditaccia di Cerveteri. Da anni si attende ormai la riapertura del visitor center inuaugurato nel 2015 dall'allora presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dalla Soprintendente ai Beni archeologici del Lazio, Alfonsina Russo. Dopo il "buco nell'acqua" del bando indetto dall'amministrazione comunale, per la struttura potrebbero, però arrivare delle novità già a partire dai prossimi mesi.
«Siamo davanti a un sistema dove tutti si tiene - spiega il direttore del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, Vincenzo Bellelli - Per cui se ci sono servizi, viabilità, ristorazione, ricettività a trarne beneficio è anche il parco. Viceversa se il parco ne trae benefici, lo stesso varrà per i servizi». E proprio per cercare di far in modo che tutto funzioni come si deve e il sito Unesco del territorio possa funzionare al massimo delle sue possibilità, Bellilli annuncia che «le basi sono state poste». A dirlo sono peraltro anche i numeri. Dalle statistiche, infatti, relative al 2022 e ai primi due quadrimestri del 2023, a settembre il parco archeologico ha raggiunto gli stessi numeri del 2019 (pre covid) e ha superato il numero di visitatori e di introiti del 2021, il primo anno post covid dove peraltro è esploso il turismo di prossimità.

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