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PROCENO – “Prendersi cura” del borgo per continuare a farlo vivere contrastando la tendenza allo spopolamento e a progredire nel pieno rispetto del territorio. E’ questo il principale obiettivo della Cooperativa di Comunità, nata nei giorni scorsi come strumento operativo di sviluppo locale a sostegno della coesione e della gestione partecipata, al fine di creare nuovi posti di lavoro. Si tratta di una delle azione previste dal progetto “Proceno, borgo di rigenerazione”, entrato nella graduatoria per l’aggiudicazione dei fondi previsti dal Pnnr. Accanto al Comune, soggetto attuatore, guidato dal sindaco Roberto Pinzi, sono scesi in campo come partner del progetto: CoopCulture, Università La Sapienza di Roma, Università della Tuscia di Viterbo, Comune di Acquapendente, Comunità Montana Alta Tuscia Laziale, Associazione Europea delle Vie Francigene, Castello di Proceno, Naba – Nuova Accademia di Belle Arti, Cooperativa Agricola Alta Tuscia Soc. Coop. a r.l. La Cooperativa di comunità si occuperà di gestire i diversi servizi che nasceranno sul territorio per garantire le migliori condizioni di accoglienza. Tra le attività che potrà svolgere ci sono quelle di sviluppo e progettazione di contenuti per esposizioni e mostre; formazione e training in ambito di servizi turistici e culturali; servizi di hotellerie e ristorazione; gestione e implementi digitali per la promo-commercializzazione territoriale; gestione di infopoint. I soggetti sottoscrittori sono al momento 17 (9 donne e 8 uomini), tutti residenti tra Proceno e Acquapendente, ma molti sono di provenienza internazionale. Sono rappresentanti del contesto sociale territoriale, cittadini, imprenditori dell’ambito turistico, imprenditori agricoli locali (aglio e lavanda). Il consiglio di amministrazione sarà a maggioranza femminile (5 su 7), a rimarcare l’obiettivo del bando di favorire l’impiego di giovani e soprattutto donne. La Cooperativa è aperta a nuove adesioni.
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