Esistono all’interno del porto delle categorie che nessuno elogia.

Categorie che prestano la loro opera in silenzio, senza troppo clamore, lontane dai riflettori e dalla gloria. Categoria che il loro lavoro lo devono portare a termine sempre, anche se la nave arriva al porto con il diluvio o con il maltempo.

Sono i servizi tecnico nautici, piloti, rimorchiatori, ormeggiatori: gente preparata e dinamica: per loro il mare non ha segreti e sanno affrontare ogni tipo di inconveniente.

E non potevano di certo mancare nella notte tra venerdì e sabato, quando alla banchina 15 è arrivata la prima nave con a bordo trentuno migranti soccorsi in mare.

Piloti e ormeggiatori hanno rispettivamente guidato e favorito l’attracco per consentire lo sbarco e quindi le visite mediche e le operazioni di identificazione sottobordo dei migranti. Sono apparsi per poche decine di minuti, non tutti li hanno notati ovviamente, ma il loro lavoro come sempre si è rivelato determinante.

Nessuno lo ha detto, perché probabilmente nessuno lo ha saputo visto che la cosa non è stata pubblicizzata: sia la Corporazione dei Piloti del Porto di Civitavecchia che il Gruppo Battellieri e Ormeggiatori, per solidarietà hanno prestato la loro opera gratuitamente.

A loro e a tutte le figure intervenute è andato il plauso del presidente dell’Autorità portuale Pino Musolino: «Considerato il poco tempo a disposizione e la necessità di trovare modalità operative non abituali per il nostro scalo, l’insieme di tutte le istituzioni hanno dimostrato una grande capacità organizzativa e una reattività importante a una questione che pone enormi responsabilità, sotto il profilo amministrativo, gestionale e anche umano. Per quanto ci riguarda - ha dichiarato il numero uno di Molo Vespucci - possiamo dire di aver fatto il massimo per garantire che tutte le operazioni fossero condotte al meglio e in sicurezza, in primis per i migranti ma anche per tutti gli operatori coinvolti.

«Complessivamente - conclude Musolino - valuto quindi positivamente questa prima esperienza, che ho seguito a fianco dei miei collaboratori per poter accertarmi in prima persona e per poter imparare, anche in vista di future operazioni».

Un sistema ormai rodato, pronto a ripartire in queste ore con l’accoglienza della seconda nave di migranti.

(Ha collaborato Beatrice Pucci)

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