SANTA MARINELLA – Con una denuncia presentata alcuni giorni fa al Commissariato di Pubblica sicurezza di Civitavecchia, l’ex consigliere comunale Fabrizio Fronti ha portato a conoscenza le autorità di aver trovato all’interno della sua autovettura un apparecchio elettronico Gps per intercettazioni ambientali.

Dunque, si conosce il nome di uno dei due indagati che avevano presentato una querela per aver rinvenuto all’interno delle auto attrezzatura atta ad ascoltare conversazioni.

Molto probabilmente le microspie sono state installate dopo la denuncia presentata dal sindaco Pietro Tidei, che ha accusato di corruzione quattro suoi ex collaboratori, i consiglieri Fabrizio Fronti e Roberto Angeletti, il dipendente comunale Salomone e l’imprenditore Quartieri.

“Il 9 novembre, alle 16, sono andato a trovare mia madre e dopo essere uscito nel giardino dove è parcheggiata la mia autovettura, una Mercedes Slk, ho provato a vedere se si metteva in moto. Non la utilizzo tutti i giorni, ma solo quando faccio viaggi lunghi - ha riferito Fronti - Visto che non partiva, ho avvicinato la macchina che uso con consuetudine, per cercare di collegare i cavi elettrici alla batteria per metterla in moto. Quando sono entrato nella Mercedes per fare qualche manovra, ho notato che c’erano due fili neri che uscivano dalla tappezzeria del tettino all’altezza dello specchietto retrovisore. Dunque ho seguito il tracciato dei fili che, nascosti tra la guarnizione dello sportello anteriore, finivano nel porta fusibili sotto il volante. Allora ho aperto il porta fusibili e ho trovato una scatolina nera, simile a un gps per intercettazioni ambientali. Ho aperto la scatolina ed ho visto che c’erano due schede Sim, una per traffico voce e l’altra per la memoria dei dati”.

“Quindi – conclude Fronti – ho staccato la scatoletta e l’ho portata in Commissariato per denunciare il fatto”.

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