Non c’è pace per gli ambulanti di Viterbo.

Dopo il periodo che ha visto l’amministrazione comunale e gli operatori mercatali ai ferri corti a causa del mercatino di Natale, la cui assenza ha provocato una lunga scia di polemiche, ora il clima tra le due parti volge al sereno.

E’ infatti iniziato un percorso, all'insegna del dialogo, tra Comune e ambulanti finalizzato a riportare in centro il mercato del sabato.

“Esiliato” tre anni fa al Carmine, di fatto era stato declassato da mercato cittadino a rionale.

Un trasferimento fortemente voluto all’epoca da Fratelli d’Italia, in particolare dall’allora consigliere Paolo Bianchini, motivato dalla necessità di poter usufruire il sabato mattina del parcheggio del Sacrario - location del mercato - come area di sosta.

Anche se poi i fatti hanno dimostrato che non ci fossero poi così tante persone interessate a parcheggiare proprio nella mattinata di quel giorno in particolare.

Nonostante ciò, i banchi sono rimasti per tre anni fuori dalle mura, gli ambulanti hanno perso clienti e quel poco di movimento che il centro poteva vantare almeno il sabato mattina è del tutto scomparso.

Ma Fratelli d’Italia non demorde. E boccia la collocazione del mercato sia a piazza della Rocca che a Valle Faul, le due location su cui l'amministrazione e le associazioni stanno ragionando.

Il gruppo consiliare meloniano ribadisce «la scelta dello spostamento del mercato fuori dei parcheggi dedicati nel centro storico» e argomenta: «Le nuove localizzazioni che ha individuato l’amministrazione Frontini sono state in passato valutate e scartate perché presentano una serie di problemi».

Tra i quali, secondo Fratelli d’Italia, «innanzitutto, quello di occupare spazi a servizio del centro storico il sabato mattina, quali quelli di piazza della Rocca e di Valle Faul, quando è maggiore la richiesta di utilizzo. In secondo luogo, la chiusura sistematica di sabato di Valle Faul o di piazza della Rocca determinerebbe seri problemi di viabilità proprio nella giornata in cui spesso si concentrano manifestazioni ed eventi».

Inoltre, nello specifico per quanto riguarda la location di Valle Faul, «la grandezza ed il numero dei furgoni degli ambulanti non risulta compatibile con le alberature presenti. Va ricordato inoltre che l’occupazione di un parcheggio a pagamento determina un minor introito e quindi un danno per la società di gestione Francigena».

Il gruppo dei consiglieri FdI in Comune, pur evidenziando che «la strada intrapresa non ci sembra quella auspicabile» attende di vedere quali saranno le soluzioni che verranno adottate.

Un’affermazione, quella di voler aspettare per vedere cosa deciderà il Comune, che suona come un monito prima della battaglia.

A rafforzare tale ipotesi è anche l'attacco con cui i consiglieri FdI concludono la loro requisitoria: «Continua la propaganda elettorale della giunta Frontini che, invece di studiare le soluzioni e poi portarle all’attenzione della città, continua a pubblicizzare il proprio operato prima ancora di aver individuato soluzioni strutturate e soprattutto percorribili per la città e, in questo caso, per gli stessi ambulanti».