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«Sinceramente credo che la tradizione vada rispettata e, nei limiti della sicurezza, non si possa impedire ad anziani e persone con difficoltà fisiche a stare seduti per godersi il Trasporto della Macchina di Santa Rosa». A parlare è Francesca, una viterbese doc che da sempre segue il trasporto. Nell’ultima riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica del 26 agosto scorso, il nuovo prefetto Sergio Pomponio ha dato chiare indicazioni sul divieto delle sedie ai lati del percorso.
Al tempo stesso è stato chiaro anche sul divieto, per chiunque, di arrampicarsi sulle fontane e altri monumenti pubblici. L’obiettivo è garantire totale sicurezza il 3 settembre e impedire che comportamenti scorretti possano mettere a rischio la “propria e l’altrui incolumità”.
I divieti non sono nuovi ma negli anni, si sa, i controlli non sono stati così rigorosi. Non quest’anno. Il prefetto, invitando i cittadini alla collaborazione, ha imposto il rispetto rigoroso delle ordinanze.
Il testo delle stesse è stato già diffuso ieri dalla polizia locale tra gli esercenti, specie nei tratti di via Garibaldi e via Cavour in cui le sedie vengono maggiormente posizionate. «Certamente la sicurezza è fondamentale – continua Francesca – ma la tradizione delle sedie per anziani e persone con problemi di salute è radicata e permette a tutti di godersi lo spettacolo. Credo che basti il controllo delle forze dell’ordine, com’è sempre avvenuto, per garantire la sicurezza». Antonio, 80 anni, anche lui viterbese puro è abbastanza d’accordo con Francesca. «Siamo tutti d’accordo con la necessità di sicurezza pubblica il 3 settembre – dice Antonio – ma va anche detto che tutti i Trasporti si sono sempre svolti nella massima sicurezza. Gli episodi critici che si sono verificati hanno riguardato, qualche anno fa, lo straniero che lanciò un fumogeno in via Garibaldi o la bravata di tanti che cercano di toccare la macchina dai balconi. A mia memoria le sedie non hanno dato mai nessun problema di sicurezza e nemmeno chi sta sulle fontane». Antonella di San Martino parla di «buon lavoro della prefettura che ha a cuore la sicurezza di tutti» ma, al tempo stesso, dice che «sarà praticamente impossibile evitare che nessuno porti una sedia perché ci saranno migliaia di persone sul percorso».
Per garantire la massima sicurezza le forze dell’ordine saranno affiancate da circa 150 addetti privati ma l’applicazione integrale del divieto di sedie private e persone arrampicate sulle fontane sarà sicuramente difficile da attuarsi nel cento per cento dei casi. «Considero le scelte della prefettura giuste da un punto di vista teorico ma molto difficili da attuare – conferma Paolo, 38enne di Viterbo – perché spesso per la sicurezza si fanno ordinanze che devono essere poi fatte attuare. Mi viene in mente l’ordinanza antibivacco del comune di Viterbo: basta fare un giretto serale per le viuzze di San Faustino per vedere che in tanti casi molti bevono le birre con tanto di bottiglie di vetro in mano. Chi va via per via a fare attuare l’ordinanza?».