TARQUINIA - L’istituto Vincenzo Cardarelli di Tarquinia tra i finalisti della sperimentazione “LuminAI: scoprire la fisica della luce con l’Ai. In questi tre giorni di grandi confronti tra relatori d’eccezione agli Stati Generali della Scuola Digitale, IX edizione, presso il Chorus LifeArena di Bergamo, è stato presentato il progetto “LuminAI” sviluppato dagli studenti della classe 5 Csa del Liceo Scientifico Scienze Applicate, dell’Istituto Vincenzo Cardarelli di Tarquinia. Il progetto sviluppato e portato a termine nell’anno scolastico 2023/2024, con la supervisione e la guida della docente Flora Breccia, fa parte della sperimentazione didattica di ricerca -azione sull’uso dell’intelligenza artificiale nei contesti educativi , “ImparIAmo” di ImparaDigitale, (https://www.imparadigitale.it/impariamo-intelligenza-artificiale-a-scuola/ ), che coinvolge 50 scuole, 16 regioni, 328 tra docenti e dirigenti scolastici e 112 consigli di classe.

Tutti i report di questa sperimentazione, unica al momento per i dati raccolti, sono stati consegnati al direttore generale per l'innovazione digitale, la semplificazione e la statistica Davide D’Amico, alla Dg Gianna Barbieri, al ministro Valditara e al sottosegretario Paola Frassinetti e sono consultabili gratuitamente per tutti sui canali di ImparaDigitale ente formatore accreditato MIM. Il progetto degli studenti dell’istituto Vincenzo Cardarelli ha dimostrato come l’Intelligenza Artificiale possa trasformare lo studio della fisica, rendendo l’apprendimento più coinvolgente, personalizzato, motivante e a misura di studente. L’evento di presentazione ha visto la partecipazione di docenti, dirigenti e studenti, che hanno potuto osservare, fare domande e confrontarsi con i giovani creatori del progetto; in rappresentanza di tutta la classe, Antonio Farroni e Margherita Parisi, ora studenti universitari presso il Politecnico di Milano. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo, sottolineando il valore dell’Ai nell’innovazione didattica. Gli studenti hanno potuto raccontare tutte le fasi del loro lavoro dalla progettazione alla sperimentazione, mettendo l’accento su come l’intelligenza artificiale possa migliorare le loro attività di studio e di apprendimento, soffermandosi anche sulle possibili criticità e soprattutto evidenziando quanto sia importante lo spirito critico, la comunicazione, il linguaggio e la competenza di analisi dei dati e delle risposte che l’intelligenza artificiale ci consegna.

LuminAI è un esempio concreto di come le tecnologie digitali possano personalizzare l’apprendimento e stimolare il pensiero critico, aprendo nuove prospettive per l’insegnamento delle discipline Stem. Un lavoro, quello fatto con questi ragazzi che segna un passo avanti verso la scuola del futuro. “Durante i tre giorni di formazione agli Stati Generali della Scuola Digitale, si condividono nuove idee e prospettive - commenta la prof Flora Breccia, che ha fatto da tutor agli studenti - L’intelligenza artificiale è arrivata nelle nostre aule, case, vite ed ha intenzione di restare, non dobbiamo averne paura piuttosto dobbiamo imparare a governarla con competenza, fare di questa tecnologia un assistente facilitatore, per essere docenti leader e non docenti follower».

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