TARQUINIA - «È ormai ufficiale: quest’anno Tarquinia non avrà il Presepe vivente, né la Casa di Babbo Natale, né le ormai tradizionali piazzette. E pensare che quelli “litigiosi” e “poco inclini al dialogo” con le associazioni eravamo noi della precedente amministrazione. La giunta Sposetti, smentendo nei fatti tutti i proclami elettorali, è riuscita nell’impresa di mettere alla porta, o quantomeno in forte difficoltà, buona parte delle principali associazioni cittadine».

Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia torna all’attacco dell’amministrazione di centrosinistra, guidata dal sindaco Francesco Sposetti.

«Prima i problemi con la Pro loco, che solo grazie al senso di responsabilità di quest’ultima non sono sfociati in annullamenti di eventi, comunque ridimensionati - spiegano da Fdi - Poi i contrasti con il Tarquinia calcio, il Teatro popolare, Se Ami Tarquinia, Viva Tarquinia, Divini commercianti, le Reti impresa e oggi, evidentemente, anche con l’associazione del Presepe Vivente. A rimetterci, come sempre, saranno i cittadini di Tarquinia, privati di appuntamenti tra i più attesi dell‘intera programmazione annuale, e soprattutto il comparto commerciale, che proprio nel periodo natalizio avrebbe maggiore bisogno di sostegno e iniziative».

«C’è chi sostiene che atteggiamenti così ostili possano derivare dalla presenza, all’interno di talune associazioni, di qualche sparuto volontario non proprio in linea politicamente con l’attuale maggioranza - dicono gli esponenti di Fdi - Noi questo non vogliamo crederlo: sarebbe assurdo valutare l’affidabilità di un’associazione sulla base delle simpatie politiche di alcuni soci o mettere a rischio eventi consolidati per simili ragioni. Riteniamo invece che l’inerzia che da un anno e mezzo caratterizza l’intera azione amministrativa della giunta Sposetti stia finendo per influenzare anche il mondo dell’associazionismo, da sempre il cuore pulsante della città. Senza il giusto riconoscimento, contributi, dialettica e soprattutto collaborazione, anche le realtà più attive perdono entusiasmo». «Siamo certi - aggiungono da Fdi - che la sinistra proverà come sempre a giustificarsi, svicolando sull’ormai cronica scusa della “mancanza di fondi” e sull’altrettanto cronico meme che “la precedente amministrazione nei rapporti faceva di peggio”, se non addirittura che “la colpa è delle associazioni”. Ma i fatti, ahi noi, parlano chiaro: Tarquinia, diversamente dagli anni passati, si avvia verso un Natale triste, spento, ancora senza una programmazione e un’identità, privo di quelle iniziative ormai storiche, in un momento già estremamente difficile per il tessuto commerciale della città».

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