LADISPOLI – Il cineteatro non apre e l’opposizione ora passa al contrattacco firmando un esposto alla Procura della Corte dei Conti affinché si faccia luce su quello che a questo punto sembra un mistero legato ad un’opera pubblica molto attesa.

A muoversi in blocco praticamente tutti i consiglieri comunali dei vari schieramenti e liste civiche Gianfranco Marcucci, Fabio Paparella, Amelia Mollica Graziano, Alessio Pascucci, Crescenzo Paliotta, Silvia Marongiu, Daniela Ciarlantini e Roberto Garau pronti a chiedere ai pm di verificare se sia stato creato «un danno al pubblico erario» per una serie di motivi tra cui «l’aumento dei costi in capo alla collettività dovuti allo sgravio completo degli oneri concessori a carico della società Frontera e al contestuale prolungamento della durata della concessione da 15 a 20 anni, che ha provocato mancate entrate nelle casse comunali per euro 120mila euro, il cui atto formale di approvazione sembrerebbe essere stato adottato in difformità con le procedure previste dall’allora vigente Codice dei contratti pubblici, nonché in assenza di adeguate valutazioni sul punto da parte dei competenti uffici comunali».

Fari accesi anche sui lavori che procedono a rilento. «Non capiamo veramente i ritardi nell’apertura dell’impianto – evidenziano – che impediscono la fruizione del cineteatro da parte dell’utenza». Su questo specifico tema era intervenuto nelle scorse settimane il sindaco ladispolano, Alessandro Grando, parlando pubblicamente di «una ripresa dei lavori» e di un’attesa legata solo ad uno scrupolo dei gestori per «questioni di sicurezza per l’ancoraggio dei carichi sospesi». Passando sulla via Aurelia le tegole sono ancora al loro posto e non c’è traccia di operai.

I cittadini sperano che, battaglie legali a parte, il cantiere del “Massimo Freccia” possa davvero riprendere a breve. L’auditorium sulla via Settevene Palo venne inaugurato il 14 ottobre 2016, dopo le elezioni amministrative del giugno 2017, e poi chiuso al pubblico per una serie di inefficienze, tra cui la mancanza dei riscaldamenti e le infiltrazioni da tetto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA