CIVITAVECCHIA – Venticinque anni di lavoro come ausiliario della sanità, impiegato in diversi reparti dell’ospedale San Paolo, dal pronto soccorso alla medicina, sempre in prima linea anche durante il Covid, con una mole di lavoro non indifferente alla UOSD Week/Day Surgery. Ora Andrea si ritrova con un piede dentro e uno fuori. Un destino crudele, che si aggiunge al peso che da sempre portano sulle spalle coloro che hanno deciso di intraprendere la professione di ausiliario della sanità, costretti a cambiare datore di lavoro ogni cinque anni, a seguito della scadenza degli appalti. Passaggi continui da un’azienda all’altra, fino all’arrivo della Servizi Integrati, che ha assorbito – come da prassi – il personale della precedente impresa.

Circa un anno fa la novità: Andrea, dopo oltre vent’anni di lavoro in ospedale, ha risposto a una richiesta di sostituzione di una collega in servizio distaccato ed è passato provvisoriamente ai distretti. Un lavoro più leggero da una parte, per via del numero di ore lavorative inferiori, penalizzante dall’altra in termini economici, dal momento che i distretti non assicurano le 156 ore mensili. Ma Andrea, in forza al San Paolo, sapeva di essere solo distaccato e poteva quindi contare su un reintegro delle ore con attività di lavoro supplementari presso il nosocomio.

Lo scorso ottobre l’appalto passa alla Dussmann, che però cede in subappalto a una cooperativa i servizi presso i distretti. A questo punto l’azienda chiede ad Andrea di firmare un contratto con la nuova cooperativa, ma lui si rifiuta e i toni si accendono. Scene di protesta ieri mattina all’ospedale San Paolo, dove erano presenti alcuni rappresentanti dell’impresa, con i Carabinieri costretti a intervenire per riportare la calma. Sul posto anche i sindacati, nel tentativo di spiegare all’azienda che Andrea è sempre stato un ausiliario dell’ospedale e che si trova ai distretti solo provvisoriamente.

Tutto inutile: secondo la Dussmann, Andrea appartiene ai distretti e per questo motivo deve firmare un nuovo contratto con la cooperativa come tutti gli altri. Un fatto clamoroso, destinato a far discutere nelle prossime settimane, con la Asl Roma 4 che non ha preso alcuna posizione al riguardo. Ieri, nel corso della protesta, Andrea ha incassato la solidarietà di molti suoi colleghi. L’avvocato Daniele Barbieri si è subito attivato: ora la questione è destinata a diventare un caso giudiziario.