CIVITAVECCHIA – «Con questo riconoscimento la Croce rossa italiana è ancora di più parte integrante di Civitavecchia e della sua comunità». Lo ha detto, con la voce rotta dall’emozione, il presidente della Cri – comitato locale Roberto Petteruti in un’aula Pucci “invasa” da volontari e volontarie per il conferimento della cittadinanza onoraria da parte del sindaco Ernesto Tedesco all’organizzazione di volontariato che tanto ha fatto e sta facendo per il territorio alla presenza del suo presidente nazionale Rosario Valastro.

Un momento toccante preceduto da una cerimonia all’aula Calamatta che ha visto la consegna delle medaglie di benemerenza della Croce Rossa ai volontari ma anche ad aziende, enti e privati cittadini che sono stati sostenitori della Cri durante l'emergenza Covid, emergenza che  – come ricordato dagli interventi del Sindaco e dell’assessore ai Servizi sociali Deborah Zacchei – ha visto proprio i volontari della Cri in prima linea, incuranti dei pericoli soprattutto nella prima fase della pandemia.

Petteruti ha parlato di «un momento storico per la Cri. Il nostro presidente nazionale ci ha onorato di essere qui per la consegna delle benemerenze ai nostri “amici” che hanno collaborato con noi, in particolare durante il covid. Abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare in maniera sinergica per rispondere ai bisogni della collettività».

Tedesco si è rivolto ai presenti parlando di «persone splendide che hanno dato e danno il cuore a questa città. Ci siamo sentiti onorati di aver avuto una squadra efficiente, che ha funzionato e che ha fatto del bene. Petteruti ha avuto il merito di avere una idea progettuale che ha potuto portare avanti: la progettualità della vostra associazione che ha funzionato e continua a funzionare. Per me è stato un onore avervi conosciuto e poter lavorare con voi».

Valastro ha ricordato la pandemia, una «esperienza terribile che vi ha visto protagonisti. Un momento di totale incertezze e quello che è stato fatto, in particolare durante la pandemia, è stato fatto solo grazie al grande lavoro di squadra che avete messo in campo perché la Cri si fonda sulla fiducia».

«Dire che mi sento onorato è poco – ha detto Petteruti -. Con questo riconoscimento la Cri è ancora di più parte integrante di Civitavecchia e della sua comunità, un presidio di umanità. È ciò che siamo e ciò che vogliamo essere, vogliamo agire con umanità per salvare l'umanità».

Un lavoro iniziato nel 1915 a Civitavecchia con un punto di accoglienza presso la ferrovia per ii soldati feriti.

«La Croce rossa – ha continuato – è al servizio della comunità e i nostri interventi sono orientati ai bisogni di chi si rivolge a noi. Sono veramente emozionato nel rappresentare quello che fate ogni giorno. Viva la croce rossa e viva Civitavecchia».

Il presidente Valastro ha sottolineato che si tratta di parole dietro cui ci sono dei contenuti, «fatti e azioni messi in campo in tutti questi anni di vita del comitato, di vicinanza alla gente, contenuti di una vera sinergia e affetto tra tutti i volontari del comitato. È evidente che c'è una bella squadra, che sentite quello che fate e che vi piace farlo insieme. L’onore di poter essere qua è mio».

©RIPRODUZIONE RISERVATA