LADISPOLI - 6 maggio 1970. Sono trascorsi ben 54 anni da quel "fatidico" giorno. Il giorno in cui la località balneare conquistò la sua autonomia da Cerveteri diventando un Comune autonomo. A ricordarlo, questa mattina, è stato il sindaco Alessandro Grando che ha ospitato in comune i colleghi di Fiumicino e Santa Marinella. Tre realtà del litorale a nord di Roma, «uniti» come hanno ricordato loro stessi, in un «grande progetto»: la costituzione della nuova Provincia, "Porta d'Italia". Tornando a 54 anni fa, il sindaco ha parlato di una «scelta coraggiosa, ripagata dal lavoro e dal coraggio di tanti ladispolani che hanno portato la città a crescere socialmente, demograficamente, facendo diventare Ladispoli una delle città più importanti a nord di Roma». Un "paragone" quello dell'indipendenza da Cerveteri che era stato portato da Grando, peraltro, anche in consiglio comunale durante la discussione sulla nuova Provincia. E proprio su questo tema i due ospiti del primo cittadino ladispolano, si sono soffermati. «Essere insieme oggi su un grande progetto (Porta d'Italia, ndr) darà più opportunità a questo territorio», ha detto il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei che ha tenuto a precisare: "distacco" sì da Roma ma mai «contro» la Capitale «per valorizzare ancora di più» il litorale certo che «turismo, economia del mare, l'aeroporto e il porto» lo faranno diventare «una grande provincia». Sulla stessa lunghezza d'onda anche il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini: «Siamo tre città che si uniscono su valori comuni che sono la tutela dei beni archeologici, ambientali, la blue e la green economy, la tutela del mare».

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