TARQUINIA - La città di Tarquinia ha ricordato, nel modo più alto e degno, un suo figlio che ha sacrificato la sua vita durante lo svolgimento del proprio lavoro.

È stata intitolata, infatti, una via a Sergio Capitani, il ragazzo dal cuore d’oro e dal sorriso timido che il 3 aprile 2010 ha perso la vita in un incidente sul lavoro alla centrale Enel di Civitavecchia.

«Con la dedica di una strada al giovane operaio tarquiniese - ha spiegato il sindaco Alessandro Giulivi - vogliamo non solo ricordare lui ma vogliamo far riflettere tutti sulla dignità a cui ogni persona ha diritto in nome del lavoro e ribadire con forza la responsabilità morale e civile di proteggere la sicurezza nelle fabbriche, nei cantieri, nei luoghi in cui si produce uno sviluppo economico che non può né deve mai prescindere dalla tutela della vita».

«Il giusto tributo che è stato offerto alla sua memoria non cancella, anzi rafforza, un profondo senso di vuoto che scaturisce dalla consapevolezza che da quel maledetto giorno noi siamo più poveri - ha anche detto il primo cittadino - La sua scomparsa è compensata dalla ricchezza umana che Sergio ha saputo trasmettere in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e che, oggi, ne continuano il ricordo».

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