FIUMICINO - Si era rifugiato in Spagna per sfuggire al mandato di arresto europeo ,luogo in cui viveva sotto falso nome e con documenti falsi.

Ma la Polizia spagnola è riuscita a rintracciarlo, grazie al raccordo informativo operato dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale Polizia Criminale della Polizia di Stato.

Secondo quanto emerso, è stato rintracciato prima all’aeroporto di Madrid, mentre era in procinto di prendere un volo per Santo Domingo, e poi a San Antonio de Benageber.

E’ proprio qui che Fabrizio Capogna, 39 anni, è stato arrestato, dando esecuzione al mandato di arresto europeo dell’Autorità Giudiziaria Capitolina.

Capogna, lunedì scorso, è atterrato all’aeroporto di Fiumicino. Ad attenderlo c’era personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Roma -I Sezione Criminalità Organizzata – unitamente ai colleghi della Polaria di Fiumicino.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa emessa nell’ambito dell’Operazione “Spongebob”, su richiesta della locale Procura della Repubblica – DDA.

Tale operazione, il 16 marzo 2022, aveva portato all’arresto di 10 soggetti, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e cessione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana.

In particolare Capogna è gravemente indiziato detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, così come emerso all’esito dell’attività di indagine condotta nel 2019 dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, con il coordinamento della D.D.A. capitolina.

Secondo quanto emerso, sono stati raccolti elementi gravemente indiziari in ordine alla esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, operante prevalentemente nella zona di Acilia, avente come scopo quello di commettere una serie indeterminata di delitti di traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo del tipo cocaina, hashish e marijuana e di acquistare reiteratamente quantitativi di droga, trasportarli a bordo di autovetture intestate a terze persone, occultarli all’interno delle abitazioni e di box nella disponibilità di alcuni indagati e rifornire altri spacciatori.