LADISPOLI - Arriva il saldo Tarip e i residenti si ritrovano con un “regalo” inaspettato in prossimità delle vacanze pasquali: «un aumento di quasi il 15%» rispetto allo scorso anno. La denuncia arriva proprio dagli utenti ladispolani che dopo aver atteso mesi prima di poter saldare il conto relativo alla tariffa puntuale sui rifiuti 2022 ora si ritrovano con questa nuova “sorpresa”. «Se c’è stato un aumento dovevano dirlo», scrive Claudio.
LA TARIP
Con l’introduzione della tariffa puntuale lo scorso anno l’amministrazione aveva proceduto a dotare tutti gli utenti di nuovi mastelli per il residuo secco (l’indifferenziata) con codici identificativi per consentire agli operatori della Tekneko (la ditta che si occupa del servizio) di quantificare il numero di volte di esposizione dello stesso mastello. In teoria: meno si espone il mastello durante l’anno e meno si paga. Più si espone e più si paga.
I CONDOMINI CON PIÙ DI OTTO APPARTAMENTI
Diverso il caso per i grandi condomini presenti sul territorio comunale. In questo caso la tariffa da pagare resta invariata. Gli utenti residenti nei grandi complessi non sono stati dotati, infatti, per difficoltà tecniche, come spiegato tempo fa dagli stessi amministratori comunali, di sacchetti o mastelli con codici identificativi. Restano dunque i carrellati ad uso comune esposti praticamente settimanalmente. La tariffa totale, dunque, dovrebbe rimanere invariata. Ma a quanto pare in molti hanno riscontrato degli aumenti del 15/20% alle stesse condizioni degli anni precedenti: metri quadri, numero di residenti e numero di conferimento del residuo secco. «Mi piacerebbe sapere sulla base di cosa fanno i conteggi», scrive la signora Giuditta andando a porre i riflettori sulle modalità di ritiro del residuo secco da parte degli operatori: «Buttano tutto insieme senza prendere il codice del mastello». Da qui la domanda: «Come fanno a stabilire chi paga cosa?». «Per quanto riguarda le utenze domestiche non dovrebbero esserci significativi incrementi», ha spiegato intanto l’assessore all’Igiene urbana Marco Pierini che però ha assicurato: «Verificheremo con gli uffici preposti per capire come siano stati effettuati i conteggi». Per quanto riguarda poi la scadenza al 31 dicembre 2023 Pierini torna a ribadire: «Gli utenti non devono tenerne conto». Nessuna mora insomma. «L’importante è pagare entro il 2024».
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