VASANELLO - Un intero paese in lutto per la morte di Marco Costanzi, il giovane calciatore deceduto giovedì scorso a soli 24 anni. Questa mattina, nella chiesa di Santa Maria Assunta, si sono svolti i funerali in un’atmosfera di profondo e sincero cordoglio. «Eri il migliore in campo e fuori, e hai lasciato qualcosa di buono in tutti noi». Lo hanno detto gli amici di Marco, ancora increduli di fronte alla sua scomparsa. La chiesa era gremita di gente e toccante è stato il lancio dei palloncioni bianco celesti in cielo sulle note dell’inno della Lazio, squadra di calcio di cui Marco era tifoso, prima del lungo corteo per arrivare al cimitero del paese.

«Avevi tutta la vita davanti, a volte tutto è talmente ingiusto che non si trovano neppure le parole», ha scritto Giulia sui social, come altre centinaia di persone che hanno voluto rivolgere un pensiero al giovane e alla sua famiglia. «Da lassù, ora, dona la forza ai tuoi cari».

«Associare la parola ad ogni cosa è un gesto istintivo che impariamo nei primi anni dalla nascita, comporre una frase derivata da un pensiero è quello che costantemente viene spontaneo a tutti noi, per tutta la vita. Eppure, nella vita, ci sono momenti in cui la mente si riempie di troppe complicazioni e la gola si stringe di nodi che strozzano anche l’eco dei battiti del cuore.

La riflessione, il silenzio ed il ricordo. Forse. Creano momenti di intimità che avvicinano le distanze che il destino brutalmente colloca nel nostro tempo. Tempo, il tuo, troppo breve, ma che ha reso coscienti tutti noi di come si potesse affrontare la vita, lottando istante dopo istante, ostacolo dopo ostacolo. Sarà il tuo ricordo ad essere un faro nella tempesta, una mano tesa verso un’altra, una spalla su cui poggiarsi, per far tesoro di tutto quello che in questa tua esistenza ci hai donato. A Dio Marco». Così, in una nota l’Asd Vasanello Calcio.

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