CIVITAVECCHIA – «Il problema della sicurezza a Civitavecchia sono i cani o lo spaccio di droga? O la movida senza controllo? E che dire delle settimanali risse tra bande di giovani ubriachi? NCC e venditori ambulanti senza licenza?». Sono le domande che Giovanni Olimpieri, ex presidente, commissario e referente per la Regione Lazio della Lega Nazionale Difesa del Cane, rivolge al delegato alla Polizia locale Flavio Fustaino che, nei giorni scorsi, ha annunciato maggiori controlli nei confronti dei proprietari dei cani, ricordando l’obbligo ad avere guinzaglio corto e museruola al seguito, con l’obiettivo, aveva detto, di una maggiore sicurezza, rispetto delle regole e decoro urbano.

«Sulla sicurezza ci chiediamo: nella nostra città quante persone sono state aggredite dai cani negli ultimi anni? Risponda il delegato Fustaino se lo sa – incalza Olimpieri – in quanto al rispetto delle regole, davvero cascano le braccia. Basta uscire per strada per assistere a un traffico selvaggio che lascia inorriditi e senza che praticamente nessuno intervenga. Passiamo al decoro urbano, anche in questo caso basta uscire per strada. Sporcizia, marciapiedi dissestati (laddove ci sono), cantieri abbandonati, mancanza di verde, mancanza di zone pedonabili, macchine e motorini ovunque, parchi pubblici ridotti a chiassosi luna park. Ci fermiamo qui perché si potrebbe fare un elenco chilometrico sul deficit di civismo e sulla carenza di decoro urbano a Civitavecchia. Ma dinanzi a questa catastrofe l’Amministrazione comunale cosa fa? Multa i proprietari di cani se il guinzaglio è più lungo di un metro e mezzo. Davvero non si sa se ridere o piangere. Non è con le multe che si favorirà nei cittadini uno scatto etico, civico e culturale. Le iniziative da prendere sono ben altre».

Secondo Olimpieri, ad esempio, si potrebbe iniziare portando gli animali domestici nelle scuole primarie, e spiegando le attenzioni che questi necessitano. «Si dovrebbero fare campagne contro i botti di capodanno, i fuochi d’artificio che vengono lanciati senza alcuna autorizzazione, contro i bocconi avvelenati – ha aggiunto - spiegando quanto siano pericolosi per tutti, esseri umani e animali. Si possono fare campagne di microchip gratuite, allestire stand con addestratori che spiegano il perché dei vari comportamenti degli animali e come intervenire. Queste sono solo alcune idee per educare a un comportamento corretto e rispettoso nei confronti del prossimo e degli amici a quattro zampe. Se al Pincio c’è qualcuno che ha un po’ di buon senso lasci in pace i cani, cambi delegato alla Polizia locale o cerchi di formarlo – ha concluso Olimpieri – insegnandogli che prima si ascoltano i cittadini e poi, insieme a loro, si prendono decisioni».