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TARQUINIA - Semi di pace scrive “ad ogni singolo consigliere comunale di maggioranza del Comune di Tarquinia” per chiedere la concessione del terreno promesso dal sindaco Alessandro Giulivi.


«All’esito del consiglio comunale del 28 settembre 2023 dove è stata respinta la mozione relativa alla concessione in uso di una porzione di terreno all’associazione Semi di Pace – Odv - scrive il presidente e legale rappresentante Luca Bondi - mi rivolgo personalmente alla sensibilità e responsabilità di consigliere comunale, per tentare di ottenere dal Comune di Tarquinia, in ottemperanza ad una solenne promessa pubblica dell'attuale sindaco Alessandro Giulivi, pronunciata il 18 maggio 2019 di fronte a 300 persone e concretizzata nella delibera di giunta comunale n. 163 del 29/09/2021, l'assegnazione dell'area di 5.500 mq, parte dell’appezzamento dato in uso al Consorzio di Bonifica - Litorale Nord, da quest'ultimo non utilizzata e con la disponibilità, dello stesso, in favore dell'associazione di volontariato Semi di pace».


«La maggior parte di voi ben conosce la realtà della Cittadella – aggiunge Bondi – e sa quanto lavoro umile di molti volontari, che qui operano, contribuisca ad alleviare bisogni primari di tanti tarquiniesi in stato di indigenza e a portare avanti progetti in varie parti del mondo, dove la povertà e la mancanza di adeguate infrastrutture non consentono di dare a una moltitudine di diseredati, fondamentali servizi, in particolare alle fasce più deboli delle popolazioni».
«Per fare meglio tutto ciò e considerato che gli spazi attualmente in uso sono saturi – spiega il presidente di Semi di pace – diventa molto, molto importante usare l'area in questione. Tutto il lavoro fatto alla Cittadella dai Volontari dell'associazione stava nel cuore della professoressa Ada Iacobini, che sia da assessore alle Politiche sociali del Comune di Tarquinia sia da privata cittadina, tanto si è spesa, fino all'ultimo».
«I consiglieri di minoranza – sottolinea Bondi – hanno portato avanti una loro iniziativa politica per sostenere la nostra richiesta. Noi diciamo grazie a tutti. Sappiamo però che solo un ampio e più vasto consenso può risolvere la questione. Ci sentiamo di suggerire che il Comune potrebbe già procedere con la variante urbanistica (da zona agricola a servizi pubblici), che aprirebbe il campo ad una concessione, che consenta a Semi di Pace di realizzare tra l'altro le strutture di una grande casa famiglia, destinata ai disabili di Tarquinia e non solo, attesa da genitori silenziosi che tutti i giorni vivono un proprio dramma profondo, perché la speranza è sempre accompagnata dall'angoscia di non sapere cosa accadrà “dopo di loro”. Aiutateci a realizzare tutto ciò! Grazie».
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