CERVETERI - Un'unica via di accesso, a senso unico, che porta davanti la scuola. Parcheggi "limitati" e genitori che si accalcano davanti al plesso per accompagnare e riprendere i loro bambini al suono della campanella. Alla Don Milani di Valcanneto l'anno scolastico non è iniziato propriamente nel migliore dei modi. «Il panico che aspettavamo è arrivato», commenta una mamma guardando al caos davanti al cancello della scuola. «Ci erano state promesse entrate scaglionate, navette gratuite e invece ci troviamo davanti solo un grande caos. Non riusciamo né a portare né a riprendere i bambini», dice un altro genitore. «C'è chi deve prendere permessi per portare i bambini». Dito puntato anche contro alcune aule all'interno della scuola: «Sono nel degrado. Una quinta è senza lavagna. Il salto di qualità che ci era stato detto dove sta? Per non parlare poi della viabilità che è quella che è».
IL FATTO
Problemi, per diverse famiglie, causate dalla decisione del consiglio di istituto su spinta del dirigente scolastico di trasferire tutte le classi della primaria da Borgo San Martino a Valcanneto; e quelle dell'infanza da Valcanneto a Borgo San Martino (che da quest'anno ospita anche i bambini del plesso di Ceri, ad oggi chiuso).
LA REPLICA DEL PRESIDE
Ma non ci sta il dirigente scolastico Riccardo Agresti che non tarda a replicare: «Gli ingressi sono scaglionati. Alle 8 sono entrate le terze, alle 9 le seconde e alle 10 le prime. Ammetto che venerdì scorso, per il primo giorno di scuola ci sono stati dei problemi all'uscita da scuola. I genitori non sapevano che per primi sarebbero usciti i bambini più grandi e solo dopo i più piccoli». Per quanto riguarda invece le classi: «Ci sono genitori che si sono rimboccati le maniche ridipingendo le aule che sono dei veri gioielli. Altri non lo hanno fatto. Le aule sono quelle che sono ma sicuramente non sporche né nel degrado». Verso la soluzione anche il problema di una delle quinte rimaste senza lavagna: «In realtà lì è presente solo la Lim ma l'insegnante avrebbe detto di voler usare la lavagna tradizionale. Ci adopereremo per fornirla alla classe nel più breve tempo possibile».
IL RICORSO AL TAR
E mentre le polemiche al suono della campanella, come ci si poteva aspettare, non sono tardate ad arrivare, si attende l'esito del ricorso al Tar presentato dall'opposizione contro la riorganizzazione dei plessi. Sull'argomento, in estate, si era svolto un consiglio comunale straordinario. Nelle frazioni era stata avviata una raccolta firme con centinaia e centinaia di adesioni. La sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio sarebbe attesa per il 3 ottobre prossimo. Il dirigente scolastico si dice fiducioso nell'esito del "verdetto".

 So.Be.

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