TARQUINIA - La lunga catena umana che sabato mattina ha stretto l’ospedale di Tarquinia in un abbraccio simbolico ha detto con fermezza che i cittadini non si fermeranno e continueranno a difendere il presidio da chi ne vuole la fine.

«Una fine non dichiarata ma subdolamente attuata», affermano dal comitato Insieme per l’ospedale, organizzatore della manifestazione. Una nutrita rappresentanza del gruppo di ginnaste dell’associazione Arteritmica ha aperto la manifestazione che si è snodata attorno al nosocomio con centinaia di persone che hanno sfidato il vento gelido, per esserci a presidiare il proprio ospedale.

Gli obiettivi dell’evento, ripetuti anche a conclusione della manifestazione con parole appassionate, sono chiari e fermi: «Rafforzare il Pronto soccorso anche dal punto di vista diagnostico e specialistico; riaprire il reparto di Ortopedia per farlo tornare all’eccellenza che ha rappresentato fino a pochi mesi fa; spendere i fondi stanziati da quasi due decenni e mai utilizzati per migliorare la struttura e renderla più efficiente e funzionale per le esigenze del territorio; denunciare i silenzi della dirigenza Asl di fronte alle domande legittime del Movimento che vuole sapere, perché ha il diritto di sapere».

«Il fronte della nostra battaglia è ampio - spiegano dal comitato - perché la situazione va monitorata continuamente affinché i gioielli residui, rappresentati dal reparto di Medicina e dall’ambulatorio Oncologico, non cadano anche loro vittime di chi non sa fare altro che dire: è colpa di qualcun altro». «Esprimiamo il nostro ringraziamento e la nostra solidarietà a tutto il personale sanitario, che, nonostante le difficoltà, si adopera costantemente per far funzionare al meglio il nostro ospedale. Giova ricordare - sottolinea il comitato - che la nostra battaglia è iniziata con un governo della Regione opposto a quello attuale e non c’è colore politico che possa fermare la nostra azione. A fronte della partecipazione sentita e numerosa dei cittadini, stonava la mancanza degli amministratori del territorio, tutti invitati. Silenzi e assenze di chi ha in vario modo potere sono una forma di connivenza intollerabile, che denunciamo con forza».

Alla buona riuscita dell’abbraccio ha contribuito l’azione ben coordinata delle forze dell’ordine. «È doveroso sottolineare anche la presenza significativa del Comitato della Croce rossa di Tarquinia. L’abbraccio dei cittadini e il valore simbolico che trascina con sé, rappresenta una bella carica per preparare durante l’inverno le azioni decise e mature che il Movimento metterà in campo a primavera».

©RIPRODUZIONE RISERVATA