L 'impianto fotovoltaico tra Latera e Valentano non si farà. Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta dell’azienda privata che mesi fa ha proposto ricorso contro la delibera 171/2023 approvata lo scorso maggio dalla Regione Lazio chiedendone la sospensione.

La delibera in questione decreta infatti in maniera inequivocabile che nella provincia di Viterbo non si possono realizzare ulteriori impianti in aree di particolare pregio o destinate all'agricoltura. Quale è, appunto, quella compresa tra i comuni di Latera e Valentano.

Una delibera, sostenuta dalla Provincia di Viterbo, che muoveva dalla considerazione che oltre il 78 per cento dell’energia da fonti rinnovabili autorizzata a livello regionale viene già prodotta nella Tuscia.

Nel documento è stato evidenziato come il Viterbese abbia raggiunto il punto di saturazione. Nella delibera è riportato infatti che: “Gli obiettivi al 2030 declinati nel piano energetico del Lazio per gli impianti Fer ad estesa occupazione territoriale fotovoltaici a terra sono stati conseguiti, come sopra rappresentato, mediante una evidente sproporzione della distribuzione degli stessi sui territori delle province con percentuali che si attestano sui seguenti valori: Viterbo 78.08%, Latina 13,70%, Roma 6,58%, Frosinone 1,64%, Rieti 0”. Ma contro la delibera il privato ha presentato comunque ricorso, alla luce del quale, l’ente di palazzo Gentili si è costituito in giudizio dinanzi al Tar e, rappresentato dai propri legali interni, ha fatto valere nel merito le proprie ragioni.

Nello specifico, il Tar del Lazio ha dato ragione alla Provincia di Viterbo che ha dimostrato come l’azienda privata in questione abbia presentato il ricorso di gran lunga oltre i termini previsti dalla legge.

Il tribunale amministrativo ha dunque respinto il ricorso, una bocciatura che significa che tra Latera e Valentano non sorgerà alcun impianto per la produzione di energia da fotovoltaico.

Soddisfazione viene espressa dal presidente, Alessandro Romoli.

«Siamo favorevoli all’energia pulita - chiarisce - ma allo stesso tempo è indubbio che la Provincia di Viterbo faccia già ampiamente la propria parte ed è ora che anche le altre Province del Lazio si adeguino e facciano altrettanto. Il nostro è un territorio dalla forte vocazione agricola - conclude il presidente Romoli - che non può sistematicamente essere compromessa da impianti fotovoltaici o da pale eoliche».