PHOTO
LADISPOLI – Otto ettari in più di bosco saranno acquisiti dal comune di Ladispoli. Si ingrandirà la parte pubblica dell’oasi di Palo Laziale e nello stesso tempo verranno smantellati i resti del vecchio campeggio posto sotto sequestro anni fa dalla Guardia di finanza e dalla Capitaneria di porto su disposizione della Procura di Civitavecchia. Un’indagine che portò alla luce uno scenario di abusivismo lungo la costa, tra cui appunto la struttura posta all’interno del bosco di via dei Delfini. Anche simbolicamente quindi è un passo in avanti. Questo passaggio è stato già inserito nell'ultima variazione approvata in consiglio qualche giorno fa. In futuro Palazzo Falcone potrà contare su un’ampia parte di quello che ora è un’area privata estendendosi verso il mare. Poi scatterà anche la fase due, e cioè capire come prendersi cura e gestire un patrimonio ancora più grande di quello esistente. Allo stato attuale tra l’altro i cancelli del bosco sono sbarrati per manutenzione, o meglio per uno studio accurato da parte di un agronomo che dovrà relazionare sulle condizioni di alcuni alberi messi a dura prova durante l’estate da alcuni giorni di maltempo. Da capire quindi se verranno rimosso o solo in parte. Chiusura momentanea a parte, tante le iniziative programmate all’interno del polmone verde ladispolano a cominciare dal piano europeo “Primed-Life“, attraverso il quale si prevede il riforestamento di una importante superficie di quella parte di area verde pubblica che è andata perduta tra gli anni ’90 ed inizio 2000 a causa dell’aggressione di un fungo patogeno. Gli alunni delle scuole sono stati già protagonisti della rinascita del bosco mettendo a dimora nuovi alberi con l’ausilio di alcune associazioni ecologiste. Si tratta di querce, lecci e frassini nati dalla germinazione dei semi raccolti nel bosco, che ora hanno raggiunto la grandezza giusta per poter essere piantumati nella macchia mediterranea attaccata anni fa dai parassiti. Ogni bambino ha adottato una pianta dandole un nome.
©RIPRODUZIONE RISERVATA