PHOTO
CERVETERI – «Gli esponenti usciti dalla maggioranza votino ora la mozione di sfiducia che abbiamo presentato». L’opposizione entra a gamba tesa e chiede la prova dei numeri per capire se la maggioranza abbia ancora i numeri per governare dopo l’uscita dei membri di Anno Zero e Città Futura, le dimissioni da assessore di Federica Battafarano e di capo gabinetto del sindaco di Francesca Appetiti. In realtà quasi in blocco perché Nicolò Accardo si è tirato fuori. «In linea con la nostra identità e con gli impegni presi con i cittadini di Cerveteri – evidenziano i consiglieri di opposizione (Lamberto Ramazzotti, Vilma Pavin, Luca Piergentili, Alessandro Fondate, Gianluca Paolacci, Salvatore Orsomando, Emanuele Vecchiotti, Luigino Bucchi, ndr) – otto su nove consiglieri di opposizione hanno firmato la mozione di sfiducia alla sindaca e alla giunta comunale. Immobilismo e continui dissidi interni alla maggioranza o pseudo-tale, hanno reso la città ferma al palo». La mozione è stata girata ai consiglieri usciti dalla maggioranza: Federico Salamone, Laura Mundula, Alessio Lasorella e Luigi Geronzi. «Da loro ci aspettiamo coerenza al cospetto di quanto dichiarato pubblicamente – proseguono gli 8 della minoranza – anche perché l’opposizione, tranne un consigliere, ha sottoscritto e firmato convintamente la mozione perché Cerveteri possa tornare a respirare aria pulita. Siamo convinti che possiamo dare molto di più».
Ora la palla passa ai quattro che dovranno appunto decidere il da farsi. Con il voto disgiunto di Accardo comunque la maggioranza avrebbe ancora le redini, anche se sempre più sfilacciate. Per discutere e votare la mozione di sfiducia in consiglio comunale basterebbe la firma di almeno 2 dei 4 consiglieri di Città Futura-Anno Zero. Al momento nessun commento da parte dalla giunta Gubetti chiamata ad affrontare questa nuova tempesta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA