CARBOGNANO – Tante, troppe le Giulia d’Italia. E’ Questo il messaggio della comunità carbognanese rispetto ai fatti di cronaca delle ultime ore, che hanno visto Giulia caderne vittima.

«Abbiamo deciso di organizzare presso la nostra sede di via San Filippo una iniziativa a sostegno della lotta alla violenza contro le donne in occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Una mostra di disegni di Giulia Cecchettin per rendere omaggio a lei ed a tutte le donne uccise nel nome di un amore malato». Lo annunciano i consiglieri Rossano Baldinelli, Daniela Gemini e Marco Caccia della Lista Civica Impegno Comune. «Ricordare la passione Giulia per la creatività e per il disegno in particolare - spiegano - vuole rappresentare una testimonianza della sua voglia di trasmettere bellezza. Ecco, noi vogliamo ricordarla così ed avvieremo oltre a questa piccola mostra visibile anche dalla vetrina anche altre situazioni che, ci auguriamo, l’amministrazione vorrà sostenere. L’omicidio di Giulia è l’ennesimo episodio dall’inizio 2023: sono 55 i femminicidi ed il 69% da coniugi, compagni o ex. Lo Stato si è dato una nuova legge e speriamo che possa rispondere maggiormente alla tutela delle donne. Anche la politica e l’associazionismo in una piccola comunità come la nostra, debbono dimostrare di riuscire a trasmettere Valori la cui degenerazione, purtroppo, alimenta condizioni di violenza di diversa natura: troppo spesso l’incapacità a formare, da parte di tutti i soggetti coinvolti, convinti di soddisfare ogni desiderio ma che, purtroppo e spesso, resta tale. Dall’illusione alla disillusione o , per dirla alla Leopardi, dall’illusione al vero… è un attimo. Le conseguenze non sono immediate ed i risultati montano con il tempo. L’idea della sconfitta, del non avere senza essere, fa inevitabilmente e drammaticamente il suo corso, con le conseguenze note», concludono i consiglieri Baldinelli, Gemini e Caccia.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.

La data del 25 novembre è stata scelta per ricordare le sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica dominicana, che nel 1960 furono stuprate, torturate e barbaramente uccise da agenti al servizio del dittatore Trujillo.

Questa data vuole sottolineare che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani. Non a caso coincide con l’inizio dei «16 giorni di attivismo contro la violenza di genere» che precedono la giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno.

In questa giornata, in molti paesi il colore rosso e le scarpe rosse da donna allineate nelle piazze o in luoghi pubblici rappresentano le vittime di violenza e femminicidio: è il modo in cui nel 2009 l’artista messicana Elina Chauvet, con l’installazione Zapatos Rojos, volle ricordare la sorella uccisa dal marito.

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