LADISPOLI – L’erosione continua ad inghiottire ampi tratti di arenile e dei lavori relativi alle scogliere non c’è ancora traccia. Sul tema si fa sentire l’opposizione chiedendo lumi per arginare l’avanzata del mare che rischia di compromettere anche le spiagge libere, non solo quelle gestite da privati. «Le recenti mareggiate hanno aggiunto altri danni alla situazione del litorale di Ladispoli – scrive in una nota il Pd – che non può rimanere preda della furia del mare, aggravata dal fenomeno delle tempeste di vento sempre più violente a causa dei cambiamenti climatici in corso. L'amministrazione del sindaco Grando è consapevole della transizione ecologica?». Palazzo Falcone è in attesa degli input regionali per procedere con l’iter degli interventi in protezione della costa. «Paradossale – aggiungono i dem - è che ancora non si riesca ad utilizzare concretamente le somme, più di sei milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione Lazio già dal 2018. Soprattutto non c'è stato alcun confronto con i cittadini, con le categorie interessate direttamente al problema, con il consiglio comunale. Chiediamo che sul progetto delle opere antierosione si apra una fase di confronto e di informazione». Sul tema giorni fa è intervenuto il consigliere comunale e delegato alle Aree protette, Filippo Moretti, rispondendo alle varie critiche, tra cui quella del sindaco cerveterano che si è lamentato per le azioni di salvaguardia eseguite solo su alcuni tratti di Ladispoli, ma non a Cerveteri. «Una volta ottenuti i fondi – ha chiarito Moretti – il nostro comune sta studiando che tipo di progetto portare avanti, compatibilmente con la zona, così da proteggerla dall'erosione, essendo comunque un'area particolarmente delicata».

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