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LADISPOLI - Le condizioni meteo marine spesso avverse durante la stagione estiva non hanno "rovinato" il risultato finale di "Estate sicura 2023" attivato sulle spiagge libere della città balneare. Zero decessi. «Abbiamo reagito bene» ha commentato Enzo Freddi presidente della protezione civile Dolphin di Ladispoli che insieme a Polizia locale, Guardia Costiera e volontari ha pattugliato le spiagge durante tutto il periodo estivo. Sono stati all'incirca una decina gli interventi effettuati sull'arenile per ritrovare bambini che si erano allontanati dagli ombrelloni sfuggendo all'occhio dei genitori. «Grazie al collegamento radio diretto tra tutti noi è stato possibile ritrovarli in pochissimo tempo. Al massimo un quarto d'ora al massimo a un centinaio di metri di distanza», ha spiegato. Bene anche il soccorso a mare. In tutta la stagione sono stati all'incirca una ventina i soccorsi effettuati.
Tra questi una decina hanno riguardato bambini tra i 6 e i 10 anni. Colpa, in questo caso del mare mosso e della presenza di scogliere, specie nella zona nord (nei pressi di via San Remo) e a Marina di San Nicola. «Quando il mare è mosso - ha spiegato ancora Freddi - ci sono delle aree molto particolari dove, se il mare cambia direzione con correnti da nord o da sud, crea dei vortici nei primi 30 metri, rischiando di trascinare il malcapitato in vortici. Nel caso di bambini, questi possono ritrovarsi così nell'acqua alta e in difficoltà mettendo in pericolo anche i genitori nel tentativo di recuperarli. Ma per fortuna la prevenzione svolta dai bagnini e soprattutto il loro pronto intervento hanno evitato il peggio riuscendo a mettere in salvo sempre i malcapitati». Salvataggi non legati però sempre alle condizioni marine avverse. «Anche il vento può fare la sua parte». In questo caso gli interventi, almeno in due occasioni, hanno riguardato dei surfisti in difficoltà al largo. E poi c'è il caso di chi, viste le buone condizioni meteo e del mare, ha deciso di concedersi una gita in barca senza però controllare attentamente se nel serbatoio ci fosse carburante a sufficienza. Ed anche qui grazie al collegamento tra Dolphin e Capitaneria i malcapitati sono potuti rientrare grazie alla benzina consegnata "a domicilio". Insomma: bilancio positivo nonostante le poche risorse a disposizione che hanno consentito l'attivazione di soli quattro torrini di salvamento (a fronte dei 26 iniziali con i quali il progetto era partito anni fa). «O con quattro torrini o con 26 - ha tenuto ad evidenziare Freddi - non abbiamo mai registrato un decesso e devo dire che, a fronte delle statistiche che vengono effettuate ogni anno, si tratta di un ottimo risultato».
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